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Numeri in crescita nel 2016 per le istituzioni culturali di Rimini

In foto: l’ingresso del Museo
l’ingresso del Museo
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 10 Gen 2017 19:14 ~ ultimo agg. 20 Mag 00:57
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Per gli spazi culturali di Rimini il 2016 si è chiuso con 186.367 visitatori, 40.000 in più rispetto al 2015 quando furono 145.958 i visitatori registrati nel Museo della Città e Domus del Chirurgo, al Museo degli sguardi, alla Galleria dell’Immagine, alla Far e Sala Podestà, al Teatro Galli. Una crescita  – spiega l’Amministrazione – che i dati indicano come frutto anche della II edizione della Biennale del Disegno inaugurata nello scorso aprile.

Nel 2016 sono stati 31.904 i visitatori del Museo della Città e della Domus del Chirurgo contro i 27.966 registrati l’anno precedente. In crescita anche il numero degli studenti e dei ragazzi che hanno frequentato gli spazi di via Tonini. 25.874 le presenze registrate del 2016 che superano di 2.441 quelle del 2015.

La Biblioteca nel 2016 con 154.603 utenti ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente nonostante i disagi dei lavori in corso legati alla realizzazione dell’impianto di climatizzazione iniziati il 26 aprile e protrattisi fino al 13 luglio, che oltre al disagio hanno comportato anche una chiusura totale del servizio di alcuni giorni. Sono stati proprio i mesi estivi (luglio-settembre) a registrare un aumento delle presenze, probabilmente grazie alle migliorate condizioni ambientali, con un picco nel mese di agosto, che ha registrato un incremento del 34%.

Per l’assessore alle Arti Massimo Pulini “un segno che conforta il lavoro di tutti coloro che, con impegno e passione, mettono a disposizione quotidianamente il proprio lavoro e il proprio sapere affinché le istituzioni culturali di riferimento della Città possano proseguire sempre meglio ad accrescere la qualità della vita della nostra comunità. Un risultato che consolida un percorso che in questi anni abbiamo intrapreso, ovvero quello di rendere costantemente attrattivi e vivibili gli spazi museali e della cultura attraverso un rinnovarsi d’eventi, di mostre, presentazioni”.

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