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maxisanzione a un 3 stelle

Nove lavoratori in nero in un albergo, due con reddito di cittadinanza

In foto: guardia di finanza
guardia di finanza
di Lucia Renati   
Tempo di lettura 2 min
Mar 31 Mag 2022 09:45 ~ ultimo agg. 6 Giu 06:56
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A pochi giorni dall’operazione “FREE JOB” che a maggio ha permesso di smascherare centinaia di lavoratori in nero a favore di alcuni alberghi riminesi e trentini, i Finanzieri del Gruppo di Rimini hanno eseguito un’ispezione nei confronti di un albergo a 3 stelle sul litorale di Rimini nord, dove erano in corso le pulizie generali della struttura per accogliere i clienti in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini.

Il datore di lavoro, una 56 enne di nazionalità romena, aveva 9 lavoratori in nero. Gli accertamenti svolti dai militari sul conto dei lavoratori hanno fatto emergere che 2 di loro beneficiavano del reddito di cittadinanza di 1.050 euro al mese. E’ stata inviata segnalazione all’INPS di Rimini per l’attivazione della procedura di decadenza dal beneficio economico.

L’attività ispettiva ha prodotto un risparmio per l’erario pari a 10.500 euro che i lavoratori, se non fossero stati scoperti, avrebbero potuto percepire indebitamente. Nei confronti del datore di lavoro inadempiente è stata inoltrata immediata comunicazione all’Ispettorato del Lavoro ai fini della sospensione dell’attività imprenditoriale, avendo impiegato lavoratori in nero nella misura pari e/o superiore al 10% di tutto il personale presente ed è stata avviata la procedura di irrogazione di una maxi-sanzione amministrativa aggravata dall’aver impiegato in nero personale già percettore di reddito di cittadinanza che può arrivare, nel massimo, a oltre 100 mila euro.

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