Mostro di Firenze, assolto Calamandrei: non è il mandante


E’ stato assolto dall’accusa di essere il mandante di 4 duplici omicidi, attribuiti al ‘Mostro di Firenze’: Francesco Calamandrei, 67 anni, ex farmacista di San Casciano, questa amttina ha ascoltato la sentenza emessa dal Gup di Firenze, Silvo De Luca, al termine di un processo per rito abbreviato. Secondo l’accusa Calamandrei avrebbe dovuto scontare l’ergastolo per aver pagato Pietro Pacciani, in cambio di parti del corpo femminile delle quattro vittime. Il giudice invece ha assolto l’ex farmacista con la formula del “fatto non sussiste”, a 20 anni di distanza dall’avvio delle indagini, iniziate nel 1988, dopo le accuse della ex moglie. Contento dell’assoluzione il farmacista, “ma non mi risarcisce di questi 20 anni”, ha detto dopo la sentenza.
La vicenda del Mostro di Firenze ha tenuto banco per anni, per l’efferatezza dei delitti, compiuti nei primi anni ’80 su coppie di giovani italiani e stranieri che si appartavano, in varie località del territorio toscano intorno a Firenze. Nelle maglie dell’accusa erano caduti diverse persone, definite all’epoca “compagni di merende”: Pietro Pacciani, morto nel 1998, Mario Vanni, e Giancarlo Lotti, morto nel 2002. I pubblici ministeri Paolo Canessa e Alessandro Crini, hanno accusato Calamandrei per concorso in omicidio per i delitti di 4 coppie: Paolo Mainardi e Antonella Migliorini a Baccaiano nel 1982, nel 1983 dei tedeschi Horst Meyer e Jens Rusch, a Giogoli, e dei francesi Nadine Mauriot e Jean Kraveichvili, a Scopeti, e di Pia Rontini e Claudio Stefanacci a Vicchio, nel 1984.