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Cronaca Newsrimini Santarcangelo

Luca Zanotti estradato, lo stanno trasferendo in Grecia

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Mar 16 Set 2008 15:03 ~ ultimo agg. 12 Mag 15:59
Tempo di lettura 4 min

Lo sono andati a prendere questa mattina a casa, poco dopo le 5, i carabinieri. E questa sera, alle 19,35, Luca Zanotti prenderà il volo per Atene scortato da due poliziotti ellenici. Lì lo attende il carcere preventivo, in attesa del giudizio per “Traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga”, l’accusa per essere stato sorpreso, insieme all’amico di Borghi, Davide D’Orsi, con 21 grammi di haschish, la loro “scorta” di fumo per trascorrere le vacanze nel Peloponneso, nell’estate 2005. Trovata durante un controllo dell’auto su cui viaggiavano.

“L’ho sentito verso le 6,15 – ha detto il suo legale italiano, Carlo Alberto Zaina, di Rimini – era piuttosto sereno. Sa che stiamo lavorando per lui”. In queste ore Luca è in viaggio verso Milano, Malpensa, dove i carabinieri della Stazione di Santarcangelo di scorta lo consegneranno alla Polizia di frontiera. Dalla Grecia verrano due poliziotti ellenici, per scortarlo durante il volo ad Atene. Una volta atterrato sarà portato nel carcere di Kalamata, dove si terrà il processo e dove è iniziata questa maledetta storia per lui e Davide D’Orsi.

Era un intervento più o meno annunciato per il 25 enne di Santarcangelo. Si aspettavano che lo venissero a prendere entro giovedì. “Il tutto non è accaduto come un fulmine a ciel sereno – dice l’avvocato Zaina – e questo ci conferma che abbiamo i contatti giusti in Grecia. L’avvocato greco, Georgios Assimakis, che lo seguirà nei processi, sta seguendo la vicenda costantemente”. L’avvocato Assimakis e un funzionario dell’ambasciata italiana sono pronti a ricevere il ragazzo, quando atterrerà oppure al suo arrivo a Kalamata. Luca Zanotti, infatti, verrà tradotto nel carcere della cittadina dove si terrà il processo, ma solo in transito, uno o due giorni. Poi verrà trasferito in un carcere vicino ad Atene. Un fatto positivo per Zaina, perché si tratta di un carcere “più vicino alla nostra mentalità”, dice, con un eufemismo. La paura tra gli amici di Luca Zanotti, infatti, è sulle condizioni carcerarie, delle quali si sentono testimonianze non certo positive.
“In Grecia c’è chi penserà a Luca – spiega con una punta di ottimismo il padre, Paolo Zanotti. Che prevede di volare in Grecia per assistere il suo ragazzo, stargli accanto come ha fatto in questi mesi. “Passerà qualche giorno prima che le autorità sistemino tutto, poi potrò mettere a fuoco quando raggiungerlo. L’impegno della famiglia è che qualcuno di noi, sarà là. Non so che contatti potremmo tenere con lui, la logistica è da vedere, ma l’impegno c’è. Quando è partito alle 11, dalla stazione dei carabinieri, era sereno”. Anche i parlamentari locali Elisa Marchioni (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl), che già si sono interessati presso la Farnesina per sensibilizzare su questo delicata situazione, stanno valutando “in comune accordo, di andare a trovare Luca Zanotti – dice Elisa Marchioni – per testimoniargli la vicinanza, ma anche per verificare le condizioni in cui si trova”.

Ancora non è stata fissata una data per il processo, ma Zaina è piuttosto ottimista: “sembra che i tempi si possano accorciare”. L’idea che circola, ma non è stata confermata, è che potrebbe essere celebrato entro un mese. La notizia a Santarcangelo è stata presa con molta tensione. L’intero paese si era mobilitato in una manifestazione organizzata dall’associazione Ora d’aria (nella foto Newsrimini.it, Luca mentre parla alla manifestazione), tesa a sottolineare che Luca Zanotti e il suo amico Davide D’Orsi avevano commesso una leggerezza, certo, ma che quel che si prospettava per loro, un’incarcerazione preventiva dai tempi sconosciuti, fosse una cosa spropositata. Per lui si erano mossi il sindaco, Vannoni, mentre i parlamentari di Rimini, Elisa Marchioni (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl) avevano avviato contatti con la Farnesina. Ed erano state raccolte oltre un migliaio di firme.
La Marchioni e Pizzolante hanno manifestato l’intenzione di andare a breve di persona in Grecia per verificare le condizioni della sua detenzione.

Enrico Rotelli / Newsrimini.it

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