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Cronaca Nazionale Newsrimini

Liberati i turisti italiani, metà dei rapitori ‘eliminati’

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 29 Set 2008 15:15 ~ ultimo agg. 12 Mag 16:29
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Liberati i 19 ostaggi rapiti il 19 settembre in Egitto: lo ha rivelato la televisione egiziana, una notizia confermata dal ministro degli Esteri Franco Frattini. Ora i 19, i cinque turisti italiani Lorella Paganelli (49 anni), Giovanna Quaglia (52), Walter Barotto (68), Mirella De Giuli (70) e Michele Barrera (72), i cinque tedeschi, una romena e i membri del loro tour nel deserto egiziano, stanno volando con un elicottero alla volta di una base militare della capitale egiziana, Cairo. Al momento non sono note le modalità dell’azione che ha portato alla liberazione, ma il ministro della difesa ha detto che metà dei rapitori sono stati “eliminati”. Non sarebbe stato pagato alcun riscatto. Il ministro Frattini ha detto che la liberazione del gruppo è il risultato della cooperazione internazionale. “Dobbiamo essere realmente grati alle autorità dei paesi per come hanno lavorato con noi”

La svolta c’è stata ieri, quando le forze del Sudan hanno intercettato un’auto con a bordo 8 persone, che non si è fermata ad un posto di blocco. Nel conflitto a fuoco che ne è seguito sono morti 6 persone e catturate due, mentre un militare sudanese è stato ferito. Nell’auto, oltre alle armi, sono stati trovati documento che riguardavano il rapimento e la richiesta del riscatto. Le autorità sudanesi hanno anche collegato il rapimento ai ribelli del darfur, ma un portavoce a Londra ha smentito ogni collegamento con l’organizzazione o con i singoli esponenti, condannando il rapimento.

Termina così un’odissea per le 19 persone iniziata il 19 settembre nell’area di Jebel Uweinat, in egitto, al confine tra Sudan e Libia. Area nota turisticamente per delle pitturi ruperstri nelle grotte, la più nota delle quali è la Grotta dei nuotatori (Cave of Swimmers), al Wadi Sora, conosciuta al grande pubblico per essere stata inclusa nel film “Il paziente inglese”. LA zona era considerata sicura per i turisti, e l’ultimo rapimento era avvenuto avvenuto nel 1997. La sicurezza dei turisti è uno dei temi più importanti per il governo egiziano, dopo gli attentati nel Sinai (sulle spiagge del mar Rosso al confine con Israele), organizzati per colpire i numerosi turisti ebrei, e nelle zone di maggior richiamo. Anche per questo l’esito della vicenda ha un riflesso importante per le autorità egiziane.

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