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indagato per maltrattamenti

La moglie non vuole indossare il velo e il marito la minaccia con un coltello

In foto: l’ingresso del tribunale di Rimini
l’ingresso del tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Mar 30 Gen 2024 15:48 ~ ultimo agg. 7 Giu 06:58
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“Devi indossare il velo come le vere donne marocchine, non sei una buona madre, un buon esempio per le tue figlie. Sei venuta in Italia per fare la pu…a”. Frasi che il marito, un marocchino di 56 anni, le ripeteva spesso. Lei era “solo” la moglie e, come tale, doveva vivere come diceva lui e soddisfare i suoi desideri sessuali. In almeno cinque occasioni la donna, una connazionale di 12 anni più giovane, aveva tentato di ribellarsi. Alla fine però era stata costretta a piegarsi ai voleri del marito che, sotto la minaccia di un coltello, l’aveva costretta ad avere rapporti sessuali completi.

“Ti ammazzo – le aveva sussurrato afferrandola alle spalle mentre impugnava la lama -, conosco diversi marocchini che hanno ucciso le loro mogli”. La 44enne, che dopo un lungo periodo di separazione lo aveva riaccolto nella loro abitazione in Valmarecchia solo ed esclusivamente nell’interesse delle figlie, si è trovata costretta a denunciarlo ai carabinieri. Temeva che il marito, in uno dei suoi tanti scatti d’ira, potesse davvero ammazzarla. Il 9 luglio scorso, dopo essere stata spinta contro un muro, schiaffeggiata e colpita con un pugno alla mano, si era recata in pronto soccorso in stato di choc. I medici l’avevano dimessa con una prognosi di 10 giorni.

L’uomo, che è indagato per maltrattamenti, lesioni personali aggravate e violenza sessuale aggravata, rischia di finire a processo. Il pubblico ministero riminese Luca Bertuzzi ne ha chiesto il rinvio a giudizio. La donna nel frattempo si è rivolta all’avvocato Gianfabio Brandi del Foro di Rimini.

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