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Ambiente Coriano Newsrimini

Inceneritore, la replica di Hera; rifiuti da fuori solo ipotesi subordinata

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Ven 29 Nov 2013 16:56 ~ ultimo agg. 16 Mag 23:27
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L’arrivo di rifiuti forestieri sarebbe più un’ipotesi che un dato di fatto tanto che, spiega Herambiente, In nessuno dei tre impianti in Regione che hanno già la qualifica R1, quella che potrebbe arrivare anche per Raibano, non sono mai arrivati rifiuti da fuori regione.
Come premessa, una valutazione sul dibattito degli ultimi giorni: legittimo, ma per l’azienda condotto con toni troppo aspri.

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L’intervento integrale di Herambiente:

Nelle ultime settimane si è sviluppato un vivace dibattito rispetto alla possibilità di utilizzare i termovalorizzatori emiliano-romagnoli anche per il trattamento di rifiuti urbani indifferenziati prodotti al di fuori della regione, a seguito della recente qualifica degli stessi come impianti di recupero energetico “R1”, come previsto dal recente Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 7 agosto 2013.
Il dibattito, del tutto legittimo vista la delicatezza del tema, è stato tuttavia connotato da toni assai aspri, che hanno impedito l’emergere di alcune evidenze indispensabili per una valutazione serena e obiettiva della problematica.

1) Termovalorizzatori: energia rinnovabile e contributo irrilevante all’inquinamento atmosferico
La classificazione “R1” dei termovalorizzatori di Herambiente rappresenta in primo luogo la conferma dell’eccellenza degli stessi. Impianti cioè in grado di produrre energia parzialmente rinnovabile a chilometro zero (di grande importanza in un Paese come l’Italia ancora molto dipendente da fonti fossili di provenienza in gran parte straniera) e di garantire un corretto trattamento dei rifiuti, senza sostanzialmente incidere sulla qualità dell’aria. A questo proposito è utile ricordare che le emissioni in atmosfera dei termovalorizzatori Hera sono mediamente inferiori del 90% rispetto ai limiti di legge e che il contributo di questi impianti all’emissione di diossine e polveri ultrafini è sostanzialmente nullo, come dimostrano le rilevazioni Ispra, gli studi di importanti centri di ricerca universitari e come recentemente confermato anche da dati pubblicati dalla Regione Emilia-Romagna nel Piano di Qualità dell’Aria.

2) Investimenti nei termovalorizzatori in attuazione delle pianificazioni degli Enti Locali
L’eccellenza tecnologica e ambientale dei termovalorizzatori Herambiente, discende dai cospicui investimenti realizzati dal Gruppo Hera (circa 450 milioni) per il loro completo rinnovo fra 2004 e 2010, in attuazione delle pianificazioni provinciali degli Enti Locali del territorio, mentre l’investimento complessivo nell’impiantistica dedicata al trattamento dei rifiuti urbani e speciali, a tutto il 2012, ammonta ad oltre 800 milioni.

3) Rifiuti urbani extra-regionali solo in via completamente subordinata
Nonostante la normativa che disciplina l’utilizzo dei termovalorizzatori “R1” consenta anche il trattamento di rifiuti urbani indifferenziati extra-regionali, Herambiente ha già comunicato agli Enti competenti la volontà utilizzare tale facoltà solo a eventuale saturazione della capacità autorizzata degli impianti (che non subirà alcuna variazione), e dopo le priorità di accesso indicate: in primo luogo i rifiuti urbani indifferenziati prodotti in provincia, in secondo luogo i rifiuti urbani indifferenziati prodotti in provincie diverse dell’Emilia-Romagna e in via ulteriormente subordinata i rifiuti speciali non pericolosi.
Tre termovalorizzatori Herambiente (Bologna, Ferrara e Ravenna) dispongono già da anni della qualifica “R1” e mai si sono trovati a smaltire rifiuti urbani indifferenziati provenienti da altre regioni. Ciò è del tutto verosimile si verifichi anche in futuro sul resto degli impianti “R1”.

4) L’importanza dell’impegno verso la raccolta differenziata
Negli ultimi dieci anni l’impegno del Gruppo Hera e delle amministrazioni locali per l’incremento della raccolta differenziata, salita dal 26% al 52% (nei territori gestiti da Hera), è stato finalizzato, in base alle disposizioni dell’Unione Europea alla drastica riduzione dei conferimenti in discarica, la forma di smaltimento in assoluto più impattante per l’ambiente, scesa, nello stesso periodo e sempre nei territori Hera, dal 49% al 21%. Grazie a questa politica, che il Gruppo è impegnato a proseguire con la collaborazione di tutti i cittadini, fino all’azzeramento delle discariche per i rifiuti urbani indifferenziati, l’Emilia-Romagna è oggi una delle regioni europee più all’avanguardia nella gestione sostenibile dei rifiuti, al pari di Germania, Paesi Bassi, Svizzera o Svezia, ad esempio, dove elevate percentuali di raccolta differenziata si coniugano alla valorizzazione energetica dei rifiuti, nel pieno rispetto dell’ambiente.

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