Incarichi esterni: spese in calo del 12%. 500mila € per consulenze tecniche
Nell’ultimo anno è scesa dell’11,89% la spesa del comune di Rimini per gli incarichi esterni. Una riduzione progressiva dal 2010 del 48%. In quattro anni si è passati da 3 milioni 150mila euro euro a 1 milione e 600mila nel 2013: circa un milione per la parte corrente, 600mila per quella straordinaria.
Da entrambi i capitoli di spesa, però, precisa l’amministrazione vanno tolte alcune voci. Da quella corrente i 56mila euro a carico della comunità europea, i 30mila per le spese notarili relative all’ex seminario e i 91mila euro per competenze tecniche di Acer, pagate con i canoni degli alloggi Erp. Questo riduce la spesa effettiva nel 2013 a 803.240 euro, era di 877.951 nel 2012. Anche dalla parte straordinaria, di 647mila euro, vanno decurtati 92mila euro a carico di Regione e Università e 141mila euro per un subentro di incarico già finanziato negli anni precedenti per cui la spesa finale è di 413.522; era di 502.938 nel 2012.
Gli incarichi conferiti per “Studio, ricerca, consulenza” ammontano a 72.791, nei limiti previsti dalla legge; il tetto per il 2013 era stato fissato al 20% rispetto alla somma dell’anno 2009 quando si erano sfiorati i 105mila euro. Andando a spulciare i vari incarichi le voci più cospicue sono quelle delle consulenze tecniche: circa 500mila euro (325mila più 175mila euro). Ci sono poi 177mila per progettazione (diversi gli incarichi legati al teatro Galli), 169mila per tutele in giudizio che hanno coinvolto il comune.
Si spendono circa 74mila euro in docenze, 62mila euro in attività di comunicazione, 85mila in corsi di formazione, 40mila per le cure veterinarie al canile, 30mila euro in convegni e 25.700 in prestazioni artistiche.
Tra le cifre più corpose i 141mila euro ad Acer per le spese tecniche del programma 20mila alloggi, i 69mila ad uno studio di progettazione per il foyer del teatro Galli e 54mila per una consulenza economica finanziaria per il progetto Adriafootouring.












