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Cronaca Newsrimini Rimini

Il duplice omicidio di Demiraj. Trovato il corpo, resta da chiarire il quadro

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 24 Apr 2014 17:33 ~ ultimo agg. 17 Mag 05:51
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Una questione riguarda la competenza dell’inchiesta stessa: oggi all’ex cava di Sant’Ermete c’era, oltre al difensore di Demiraj Massimiliano Orrù, il pubblico ministero di Rimini Stefano Celli.
Il fascicolo, ad oggi nelle mani del magistrato di Como Simone Pizzotti, competente per il territorio di Mozzate, potrebbe ora essere trasferito a Rimini.
Altro aspetto da chiarire è il ruolo della riminese Monica Sanchi, attuale compagna di Demiraj: sarebbe stata lei ad attirare Mannina a Rimini dopo un intenso scambio di messaggi sui social network. Era con Mannina nel tragitto dalla stazione alla cava. Demiraj le avrebbe detto di restare fuori dalla sbarra, addentrandosi da solo con la vittima. Ma sarebbe stata poi lei a portargli il badile per la sepoltura.
E diversi dubbi ci sono anche sulla versione dell’omicidio fornita da Demiraj: non era premeditato, ha detto, ma quando ha visto sul cellulare di Mannina, (quello di cui poi si è impossessato per creare la trappola a Lidia) foto esplicite della sua ex compagna, sarebbe stato colto da un raptus di rabbia e gelosia.
Ma una delle ipotesi degli inquirenti sarebbe invece quella che Demiraj aveva premeditato l’omicidio di Mannina per poi fa ricadere su di lui, grazie al suo cellulare, anche la colpa di quello di Lidia.

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