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Il consigliere Piva, relatore del progetto di legge sul rischio sismico

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 4 Set 2008 16:14 ~ ultimo agg. 12 Mag 15:39
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Il provvedimento, dice Piva, metterà ordine anche alla situazione dei comuni riminesi che risultano classificati di “media sismicità”.

La nota stampa

Il consigliere regionale del Pd Roberto Piva è stato oggi nominato Relatore della Progetto di Legge “Norme per la riduzione del rischio sismico”.

«Si tratta di una legge importante che intende riordinare le funzioni regionali e locali attinenti alla materia sismica, sostituendo l’attuale normativa – spiega il consigliere regionale del Pd – Questo settore è cruciale per la tutela dell’incolumità pubblica e oggi versa in una situazione critica perché necessita sia di un riordino istituzionale, sia di un rinnovamento delle procedure e degli adempimenti amministrativi».

«Affrontiamo oggi delle importanti innovazioni in campo nazionale per effetto del completo rinnovo della normativa tecnica delle costruzioni e della classificazione sismica del territorio – continua Piva – e per questo motivo si è avvertita la necessità di procedere ad una radicale revisione delle procedure di autorizzazione delle costruzioni e dei controlli, cercando di coniugare le esigenze di celerità e di semplificazione dell’azione amministrativa i con i rigidi principi in materia».

Questo provvedimento metterà ordine anche alla situazione dei comuni della provincia di Rimini che risultano oggi classificati in zona sismica “2”, cioè di cosiddetta “media sismicità”. La classificazione sismica della provincia riminese ha subito diversi cambiamenti. Già negli anni ’20, come conseguenza dei terremoti di maggio e agosto 1916 con effetti di VIII grado Mercalli sui comuni costieri del riminese, intervenne una prima classificazione sismica, poi impropriamente rimossa e solo dopo 43 anni riconfermata.

«La situazione riminese verrà presa in esame con attenzione – spiega il Relatore della legge, Piva – per garantire la massima sicurezza ai cittadini del nostro territorio in caso di eventi di terremoto».

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