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Ex veterinario percepiva rette per animali adottati o morti. Denunciato

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 27 Mar 2014 15:14 ~ ultimo agg. 17 Mag 04:32
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Il lavoro di ricostruzione della Forestale ha consentito di smascherare la truffa che, per i soli due anni presi in esame, superava i diecimila euro.
Tra le vittime anche il Comune di Bellaria che, nel corso degli ultimi due anni, ha pagato il medico 1.800 euro.
A scoprire la vicende, informando poi il personale del Corpo Forestale dello Stato, è stata una dipendente dell’anagrafe canina di un Comune della Provincia di Piacenza che si era accorta di alcune incongruenze nella gestione degli animali randagi.

Nel corso delle indagini, dirette dal sostituto procuratore Lucia Russo, scoperti anche documenti di presunti affidatari totalmente contraffatti o rimaneggiati. Dall’analisi della documentazione sequestrata venivano scoperte irregolarità sui registri, cancellature e false dichiarazioni che attestavano il conferimento dei cani mesi o addirittura anni dopo rispetto a quando i cani erano realmente usciti dalla struttura. Il gestore della struttura è un veterinario piuttosto conosciuto nella zona, risultava essersi volontariamente cancellato dall’Albo professionale per raggiunti limiti di età contributiva e, pur non essendo più iscritto all’ordine dei veterinari di Parma, continuava tranquillamente ad esercitare la professione facendo operazioni chirurgiche, inoculando microchip e prescrivendo farmaci. Per questo motivo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per abusivo esercizio della professione medico veterinaria.
Il veterinario ha concordato con il pubblico ministero il patteggiamento per truffa aggravata, falso ideologico, falso materiale, falso in certificati e abusivo esercizio di professione, per una pena complessiva di dieci mesi di reclusione e poco meno di 500€ di multa, pena sospesa per la condizionale. Ha già chiesto di patteggiare 10 mesi. Il comune di Bellaria è già stato risarcito.

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