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Economia Nazionale Newsrimini

Dieci espulsi in Confindustria Sicilia: un anno di Codice Etico

di Redazione   
Tempo di lettura 1 min
Mar 2 Set 2008 16:17 ~ ultimo agg. 12 Mag 15:33
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Dieci espulsi, trenta richieste di sospensione e 10 allontanamenti volontari: è il bilancio ad un anno dal varo del Codice etico della Confindustria siciliana contro la mafia e il pizzo. Bilancio reso noto quest’oggi dal presidente dell’associazione industriali Ivan Lo Bello, durante una conferenza stampa. E oltre a questi risultati di verifica all’interno degli industriali, il bilancio vede anche 64 imprenditori che stano collaborando con la magistratura.

Un anno fa la “storica riunione straordinaria a Caltanissetta del Consiglio direttivo degli industriali dell’Isola che ha sancito la svolta nell’impegno civile contro mafia e racket”, con l’emanazione del Codice che prevede “l’incompatibilità tra l’iscrizione all’associazione degli industriali e forme di collusione o di assoggettamento al potere delle cosche”. Oggi questi risultati, diffusi in tutta l’Isola, più marcati ad Agrigento e a Caltanisetta. Ivan Lo Bello in conferenza stampa sottolinea il caso di Gela, dove “nonostante la presenza di due cosche, gli imprenditori che collaborano sono 90, dei quali una ventina nostri associati”. Ora si passa alla seconda fase, che per Lo Bello, sarà la lotta al riciclaggio e l’aggressione ai patrimoni di imprenditori collusi con la mafia.

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