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Montefeltro Newsrimini

Da San Leo una lettera a Errani: continuate ad occuparvi di noi

di Redazione   
Tempo di lettura 5 min
Lun 14 Apr 2014 16:59 ~ ultimo agg. 17 Mag 05:25
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“Se persiste l’inagibilità della scuola, della caserma e delle case – spiega il presidente dell’associazione genitori Pier Sante Pruccolichiediamo interventi straordinari per evitare il degrado e l’abbandono del paese”.

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La lettera e i firmatari:

Egregio Presidente,

il crepuscolo del 27 febbraio 2014, quando una rilevate porzione del lembo nord-est del masso di
San Leo si è staccata ed è precipitata con un boato impressionante, ha lasciato una scia di cupa e profonda angoscia nei cittadini leontini e continua a incombere su tutti noi e sulle migliaia di persone che nel mondo sono affezionati alla gente e al luogo.

Non ci sono state conseguenze alle persone, neppure i fabbricati e le infrastrutture sono state danneggiate. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa circostanza non allevia l’angoscia dei leontini e soprattutto non sana la cupa disperazione di chi vede le proprie case intatte e ancora piene delle cose di una vita ma irraggiungibili.

Pur tutto ciò, non ci sentiamo isolati: le istituzioni ad ogni livello non ci hanno lasciati soli e continuano ad operare. Sentiamo di far parte di una comunità civica più grande dell’orizzonte che lo sguardo abbraccia e sappiamo che la Regione Emilia–Romagna ci sostiene: per questo Le siamo profondamente grati, come lo siamo verso tutta la struttura regionale. Infatti, non ci sfugge che l’attenzione di cui siamo fatti oggetto sia rivolta certamente al luogo ma soprattutto alle persone.
Ci piace
insistere sulla inscindibilità di questi due fattori, luogo e persone: solo se verranno considerati un tutt’uno questa piccola ma significativa comunità potrà continuare a vivere.

La dichiarazione dello stato di crisi da parte della Regione Emilia Romagna è un segno di grande
sensibilità, tanto maggiore se consideriamo che in questo periodo la Regione è stata ripetutamente colpita da calamità ben più gravi della nostra: la nostra solidarietà verso le altre popolazioni ancora sotto il peso dei disagi e di un’indicibile diversità di angosce è totale.

Ciò detto, noi vogliamo guardare avanti. Il Sindaco di San Leo, Mauro Guerra ha affermato che
“tutte le istituzioni e famiglie che hanno subito disagi, devono rimanere San Leo”. La comunità leontina si associa al Sindaco dichiarando a sua volta, unanimemente, che le famiglie e le strutture di servizio e istituzionali debbono rimanere e rafforzarsi a San Leo!

Il centro storico è un borgo dove ciascuna persona, ciascuna famiglia si alimenta quotidianamente della presenza di alte persone, di altre famiglie come in un’unica grande casa; ci sentiamo tutti sfollati come quegli amici di una vita che abbiamo visto preparare frettolosamente i loro fagotti ed uscire di casa. Per noi varcare la porta del paese significa entrare a casa e questo valore non deve depauperato.

Quindi la nostra preoccupazione più grande è la tenuta dell’esiguo e debole tessuto sociale del
Capoluogo. Se una parte di questo viene meno, per motivi anche comprensibili, tutto precipita e tutto si sgretola come le rocce del masso.
La Scuola del Capoluogo, è stata trasferita nel Palazzo Mediceo: cosa succederà all’avvio del
prossimo anno scolastico alle nostre classi su cui abbiamo investito i nostri sforzi al fine di ottenere una scuola di qualità? Una scuola di montagna non è meglio o peggio di una Scuola di fondo valle.
E’ una cosa diversa.

Le infrastrutture viarie di San Leo sono attualmente menomate:
– la strada per la fortezza è chiusa e l’edificio non è raggiungibile con gli automezzi ma
solamente a piedi tramite l’antico sentiero percorso in passato dai detenuti!
– la strada che circonda l’abitato è interrotta e non sono più possibili le deviazioni del traffico
indispensabili per utilizzare gli spazi del nucleo storico per gli eventi che sostengono l’economia locale, prevalentemente legata al turismo. La nostra piccola Comunità sente respirare la propria Scuola e ne sente il battito: la campana della
torre civica suona da sempre l’ora di inizio delle lezioni. La scuola è il motore di avviamento della nostra comunità, più di ogni altra attività che qui si svolge. Non possiamo assolutamente consentire che si perda!

Il turismo è il cuore dell’attività economica; la fruizione dei monumenti e degli eventi che si
susseguono dentro e fuori di essi sono la condizione perché San Leo possa vivere.

Per queste ragioni ogni nodo del tessuto sociale ed economico di San Leo deve essere riportato al
suo precedente stato e migliorato.

Pertanto, Le chiediamo di condividere le prime nostre esigenze: mantenere nel Capoluogo la Scuola, la caserma dei Carabinieri, e i nuclei famigliari che hanno dovuto lasciare le loro case; ripristinare la viabilità interna al Capoluogo.

La ringraziamo per il sostegno che vorrà continuare a fornirci, indispensabile a che possiamo guardare con ottimismo al nostro futuro e Le esprimiamo il più alto sentimento di stima.

ASSOCIAZIONE GENITORI DI SAN LEO – Il presidente Pier Sante Pruccoli

ASSOCIAZIONE AMICI DI SAN LEO – Il Presidente Ugo Gorrieri
ASSOCIAZIONE PRO LOCO SAN LEO– Il Presidente Marco Perazzoni
CIRCOLO ACLI – Il Presidente Ottavio Frulli
CIRCOLO SCACCHI – Il Presidente Agostino Gerace

COMITATO TURISTICO LEONTINO – Il Presidente Luigi Ciucci
SCUOLA DEL PRINCIPIO – Il Presidente Pietro Cappello
I CANDIDATI SINDACI – Mauro Guerra e Giovanni Carletti

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