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Cronaca Newsrimini Rimini

Cremaschi torna a Rimini da testimone. Poi va all’attacco dei commercianti

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mer 10 Set 2008 18:53 ~ ultimo agg. 12 Mag 15:50
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La vicenda aveva avuto una forte eco perchè il leader della Fiom Cgil Giorgio Cremaschi, che insieme alla sorella aveva assistito ai fatti, sulle pagine del quotidiano Liberazione aveva difeso il senegalese invitando i lettori a boicottare la spiaggia di Rimini. Oggi Cremaschi e la sorella sono comparsi in tribunale, insieme ad altri testimoni che invece hanno raccontato versioni favorevoli all’operato dei vigili. Il giudice ha rimandato la sentenza a sabato.

Intanto, nel pomeriggio, il segretario generale della Fiom ha partecipato a un incontro pubblico, indetto dal Laboratorio Paz e dal Progetto Melting Pot Europa, in cui è stata presentata una guida informativa per i venditori ambulanti.

A poche ore dalla testimonianza in tribunale, Cremaschi, ha rilanciato fuori dalla aule di giustizia la sua tesi. Non solo su come sono andate le cose nell’episodio di cui è stato testimone alcune settimane fa. Su quei fatti e sulla testimonianza in tribunale ha detto di aver fatto “semplicemente quello che considero il mio dovere di cittadino. Ovvero sottolineare il fatto che ci sono stati dei comportamenti per me inaccettabili. Al di là di tutte le ragioni e le motivazioni, per me inaccettabili”.

Più in generale, però, Cremaschi è tornato a criticare il metodo duro per affrontare la questione abusivismo, scelto a suo giudizio, non solo a Rimini, dalle amministrazioni per dare una prova di forza ai cittadini, alle prese con una crisi economica dilagante. “Si sta attenti alle spese, si sta attenti a spendere il centesimo in più. Ho l’impressione che questa idea di dare la colpa dei nostri problemi o una parte di essi ai migranti finisca per essere una giustificazione o una scusa”.

Da qui, l’affondo alla categoria dei commercianti, che preme, secondo Cremaschi, sulle amministrazioni per ottenere il pugno duro, senza capire che l’abusivismo incide sul calo delle loro vendite in minima parte.
“Penso – spiega ancora Cremaschi – che anche chi preme molto siano soprattutto i commercianti che vedono calare molto gli incassi. Dovrebbero capire che la ragione non sono gli ambulanti. La ragione di fondo è la caduta dei salari, la caduta del reddito, la precarietà del lavoro”.

L’occasione che ha trattenuto il leader della Fiom qualche ora in più a Rimini è stato l’invito, da parte delle associazioni riminesi che operano in aiuto dei migranti, Laboratorio Paz in primis, alla presentazione di una guida informativa, redatta anche in francese e inglese, grazie alla consulenza dell’avvocato Paola Urbinati, con una serie di indicazioni pratiche da seguire per esercitare legalmente il commercio. E con anche una serie di suggerimenti su cosa fare in caso di verbale da parte dei vigili: come quello – si legge- di “tenere sempre un comportamento corretto e educato con gli agenti per evitare segnalazioni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”.

(NewsRimini.it)

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