Consiglio e commissioni nel caos. Lo scontro frena i lavori
Tra ieri sera e oggi pomeriggio le attività consiliari sono di nuovo finite nel caos. Atto primo, ieri sera quando si doveva votare la sottocommissione chiamata a elaborare le modifiche al regolamento del Consiglio Comunale. L’opposizione ha accusato di nuovo la maggioranza di voler modificare solo quello che è interesse del PD e per protesta c’è stata un’uscita dall’aula al momento del voto. La commissione, che dovrebbe comprendere tre membri della maggioranza e due della minoranza, è stata costituita ma senza membri, per l’impossibilità di nominarli. Se ne riparlerà quindi nella prossima seduta.
Atto secondo, la seduta della Terza Commissione Consiliare che oggi pomeriggio doveva discutere le osservazioni della Provincia al PSC di Rimini. Dopo circa un’ora Pazzaglia ha chiesto il rinvio della seduta per approfondire la documentazione: il PD si è opposto ma, complice l’assenza di Astolfi, i numeri hanno dato ragione all’opposizione (astenuto Giudici) e la seduta è stata aggiornata. Per 5 Stelle, IDV e Fare Comune si tratta di una protesta contro l’atteggiamento del PD che senza più i numeri per governare continua a rifiutare di collaborare con la minoranza. Per il gruppo PD, ennesimo atto ostruzionistico di un’opposizione rancorosa. Savio Galvani, di FDS, parla di polemiche esagerate ma richiama la maggioranza a presentarsi compatto alle sedute, visti i numeri risicati. Mauro del PDL richiama sindaco e PD ad aprirsi al confronto per evitare un muro contro muro che non serve.
E oggi interviene anche il presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Gallo, che sul regolamento del consiglio specifica come l’utilizzo del voto ponderato, auspicato dal PD anche per le commissioni dove oggi si trova sotto, è previsto dal regolamento. Mentre invece non è prevista la situazione attuale, con i cambiamenti nei gruppi, . Gallo si rammarica dell’occasione persa ieri sera dall’opposizione che invece, lamenta, ha dato ancora prova di ostruzionismo.
La dichiarazione del presidente del Consiglio comunale di Rimini, Vincenzo Gallo:
“Trovo utile ribadire alcune riflessioni, sottoposte ieri sera in Consiglio Comunale nell’imminenza del voto sul punto all’ordine del giorno relativo alla modifica del regolamento consiliare, in modo da contribuire a chiarire il quadro dei fatti e limitare, almeno per quanto possibile, l’entità di strumentalizzazioni che non hanno nulla a che fare con il tema in questione.
Nel ruolo di presidente dell’assise consiliare, mio dovere prioritario è il rispetto della legge. In questo senso il criterio in aggirabile è quello disposto dal testo unico per gli Enti locali che dispone come ‘allorché lo Statuto lo preveda, il Consiglio comunale si avvale di commissioni costituite con criterio proporzionale’.Sottolineo più volte il termine ‘proporzionale’ perché, nella situazione venutasi a creare nell’ultima fase con la formazione di nuovi gruppi, oggi gli organismi dipartimentali stanno lavorando secondo un principio non previsto dalla legge e dal nostro regolamento. Occorre dunque adeguarsi, non potendo ovviamente procrastinare con l’adeguamento delle commissioni sia all’una che all’altro. E’ una cosa che doveva già essere fatta e dunque siamo addirittura in ritardo. Nelle scorse settimane, proprio per non essere accusato di qualsivoglia ‘attentato al confronto e alla democrazia’, ho scelto di approfondire l’argomento in sede di conferenza dei capigruppo e di commissione, pur conscio che il regolamento comunale esplicitamente prevede all’articolo 35 la trattazione di tali questioni direttamente in consiglio. Dispiace che questa disponibilità alla collaborazione sia stata malintesa; da una parte non presentando alcun emendamento in commissione come invece richiesto e dall’altra esprimendo critiche assurde e distorcenti diametralmente l’intento della presidenza. Tutto questo si è tradotto in un vero e proprio diktat da parte dell’opposizione che è andato a stravolgere il senso dell’operazione di trasparenza e desiderio di confronto, all’interno ovviamente del rispetto della legge e del regolamento, proposto da questa presidenza in ordine ala istituzione di una commissione speciale.
Il mio invito, ieri sera, è stato ancora una volta quello di lasciare da parte l’ostruzionismo, dando il proprio supporto a favore della legge e dell’autorevolezza del consiglio. Dispiace che l’opposizione abbia perso anche questa occasione. Rimane ovviamente ferma la possibilità di costituire la commissione speciale che lavori alla modifica del regolamento, nei tempi dovuti”.
L’intervento del Gruppo del PD:
Si erano presentati come i nuovi moralizzatori della politica ma, caduta anche l’ultima maschera di apparenza, hanno mostrato finalmente il loro vero volto, quello dei peggiori sperperatori di denaro pubblico. Quaranta minuti per liquidare una seduta di terza commissione che ieri, nel percorso di approvazione del Psc, avrebbe dovuto approfondire le osservazioni della Provincia. Un rinvio senza alcuna logica, ennesima scelta ostruzionistica delle opposizioni, guidate dal rancore del mai presente Pazzaglia, dal M5s e da quel che resta del centrodestra, che ha centrato il solo obiettivo di rallentare una delibera attesa da tutta la città e dai suoi mondi economici e professionali. Un autentico spreco di denaro pubblico, che certamente stride con gli ululati di richiesta di democrazia rivolti solo ieri contro la maggioranza e il presidente Gallo. E a nulla è valso l’ultimo goffo tentativo di rinuncia del gettone che, nel costo complessivo di una commissione, copre appena un terzo dell’importo totale (per non parlare del tempo perso da consiglieri e dipendenti pubblici). Per il Pd un formidabile spot elettorale per capire chi può gestire e chi no il futuro e il governo della città.
L’intervento di Pazzaglia, Brunori e Tamburini:
La Maggioranza che sostiene l’attuale Amministrazione, alla riprova dei fatti, non ha i numeri per sostenere le sue scelte. Questa situazione è tamponata nei Consigli Comunali dal trucchetto della doppia convocazione, che consente di affrontare le votazioni con solo due terzi dei voti necessari. Non è la stessa cosa nelle Commissioni dove non c’è possibilità di manovre da regolamento. L’intelligenza vorrebbe che, in una posizione di tale debolezza, si cercasse la collaborazione della minoranza, peraltro offerta in cambio di trasparenza e partecipazione. La scelta del PD, che soffre caratterialmente anni di assenza di vero confronto politico, è quella di modificare il regolamento per continuare a fare i suoi comodi senza impicci.
Questo è quello che è venuto fuori ieri sera in Consiglio Comunale, dove si è tentato di portare avanti la sola modifica al regolamento utile alla Maggioranza, lasciando qualsiasi altra modifica del regolamento nell’interesse dei cittadini (come ad esempio eliminare la possibilità di prendere il gettone per pochi minuti di presenza) ciò che avremmo voluto fare attraverso un lavoro di collaborazione e condivisione tra tutte le forze politiche. Ennesimo tentativo vanificato dalla prepotenza della Maggioranza.
Per questa ragione oggi la Minoranza ha bloccato i lavori in commissione. E’ una protesta, è democratica e la scarsa rappresentatività del PD ci da modo di portarla avanti. Se qualche furbetto da comunicato stampa pensasse di attaccarci attribuendo un costo superfluo alla nostra azione, sappia che tutta la minoranza ha rinunciato al gettone di presenza. Che lo faccia anche la Maggioranza, se è veramente quella la sua preoccupazione.
L’intervento di Savio Galvani (FDS)
Ovviamente, essendo collocati attualmente all’opposizione, ma avendone condiviso tutto il percorso di adozione e di miglioramento in vista della definitiva approvazione, il nostro vota non sarà favorevole ma neppure contrario, bensì di astensione benevola.
Il rinvio della seduta odierna, richiesto dal Consigliere Pazzaglia per necessità di approfondimento da parte del suo gruppo, non è un diluvio universale e le polemiche sul caso sembrano esagerate.
Personalmente non vorrei entrare in una logica di scontro, neanche verbale, su questo tema, ma se vengo citato devo reagire! faccio notare che mercoledì scorso il rinvio è stato concordato con un componente della maggioranza su di un tema regolamentare che non ha nulla a che fare con il PSC … Oggi, la maggioranza non era presente al completo, pur sapendo che i numeri sono risicati, e se ciò fosse accaduto non sarebbe avvenuto alcun rinvio. La domanda pare superflua: non è il caso di darsi una regolata? Possibilmente!
E comunque per la seduta odierna coloro che hanno votato il rinvio hanno rinunciato al gettone di presenza… Giusto per la cronaca.
L’intervento di Gennaro Mauro (PDL)
Siamo disponibili a dialogare con la maggioranza, ma non a subire atti di prevaricazione.
Il muro contro muro non è l’obiettivo che si prefigge il centrodestra. Se il Partito Democratico intende proseguire sulla strada intrapresa se ne assumerà la responsabilità di fronte alla città.
Ci amareggia il clima di litigiosità tra le forze politiche riminesi, e comprendiamolo ha la necessità manifestata dal Partito Democratico di apportare delle modifiche al regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà si rende disponibile ad affrontare una rivisitazione del regolamento a condizione che non si intenda realizzare un vestito su misura per chi governa la città. Le esigenze delle opposizioni devo avere la stessa valenza di quelle della maggioranza.
Oggi c’è stato un durissimo scontro, ora spetta a Gnassi intervenire, si faccia promotore di un confronto con tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale per superare l’impasse.
L’intervento di Eraldo Giudici (Gruppo Misto)
Oggi pomeriggio in commissione terza dopo poco più di mezz’ora di spiegazione da parte dei tecnici del Comune delle osservazioni trancianti espresse dalla Provincia al PSC adottato dal Comune di Rimini oltre 4 anni orsono, avevo chiesto potesse esserci un’illustrazione non generica e superficiale, avevamo iniziato bene.
Ma ad un certo punto arriva la richiesta di Pazzaglia di rinvio ad altra seduta per …approfondimenti.
Ho suggerito di continuare nella dfiscussione e, caso mai, di rinviare la sola votazione alla seduta successiva.
Il Presidente Piccari ha deciso di andare a votare la proposta Pazzaglia col seguente risultato: 8 favorevoli al rinvio, 7 contrari, un astenuto, cioè il sottoscritto che, come noto, non é la Croce Rossa e non ha nemmeno tanto tempo da perdere.
La maggioranza si batta il petto e dica mea culpa perché ha più di un motivo per farlo!
La minoranza …. se non conosce la materia …. fa quel che può ….












