Congresso Cgil. Servono 4mila posti di lavoro per far ripartire il territorio
Servono oltre 4mila nuovi posti di lavoro per far ripartire l’economia del territorio. E’ quanto emerge dall’osservatorio sull’economia presentato dalla Cgil nella prima giornata del congresso provinciale. A questo si aggiungono altri dati allarmanti. “Noi abbiamo stimato in 4.322 i posti di lavoro necessari per far si che il territorio possa riprendere – spiega Florinda Rinaldini, dell’IRES Emilia Romagna -. Un dato molto allarmante è quello della disoccupazione ufficiale, dico ufficiale perché poi dietro questa c’è tanto lavoro nero, irregolare, grigio, molto forte in provincia. La disoccupazione femminile è salita al 13,5% e nel 2012 ci sono state 9.186.908 ore di cassa integrazione autorizzate, con un crescita del 30,7% sull’anno precedente“.
Difficilissimo per i giovani riminesi entrare nel mondo del lavoro. Il 17% di chi ha tra i 15 e i 29 anni è senza occupazione. Dati preoccupanti ripresi nella relazione di apertura dal segretario provinciale Urbinati che è partito da tre temi chiave: lavoro, welfare, democrazia.
“Credo – afferma Graziano Urbinati, segretario generale CGIL Rimini – che questi tre temi stiano insieme alla crisi, alla partecipazione e al cambiamento del territorio che dobbiamo governare e indirizzare in modo diverso, partendo dal creare nuovo lavoro che significa reddito, diritti, pensione, per chi la raggiungerà“.
Tra i tentativi per risollevare la testa c’è il tavolo anticrisi avviato in prefettura, da cui è nata l’idea del distretto turistico a burocrazia zero e con agevolazioni per l’accesso al credito. Per il prefetto è tempo di passare dalle parole ai fatti. “Parlare di accesso al credito – spiega Claudio Palomba, prefetto di Rimini – e zona a burocrazia zero senza dire che cosa significa e quali sono le misure attuative non ci serve. Semplificare significa poter dare alle imprese la possibilità di aprire poi i controlli, eventualmente, si fanno dopo. E questo per il mondo imprenditoriale è importantissimo , così come forme reali di agevolazione per accedere al credito“.
(Newsrimini.it)












