Condannato per stalking nei confronti dell’ex moglie che cercò di uccidere
Il giorno dopo il tentato duplice omicidio, sarebbe dovuto comparire in aula per l’atto conclusivo del processo per stalking nei confronti dell’ex moglie per il quale era imputato. La sentenza, seppur con qualche mese di ritardo, è arrivata l’altro giorno: tre anni di reclusione e un risarcimento danni già liquidato di 20mila euro.
A tanto è stato condannato dal tribunale di Rimini il 54enne muratore albanese (difeso di fiducia dall’avvocato Massimiliano Orrù) che il pomeriggio dello scorso 22 febbraio cercò di assassinare prima l’ex moglie 51enne a Morciano e poi a Rivazzurra l’ex datore di lavoro della donna, un albergatore di 47 anni, sospettato di aver avuto una relazione con la donna.
L’ex moglie, assistita dall’avvocato Luca Greco, è stata riconosciuta come parte civile nonostante i termini per la sua costituzione fossero scaduti. Questo perché la donna era ricoverata in gravi condizioni a causa delle coltellate ricevute dall’ex marito. Che, dopo mesi, attraverso una lettera, ha chiesto scusa alla donna per il folle gesto commesso che le sarebbe potuto costare la vita.
Il muratore albanese tornerà in aula il prossimo 28 settembre, quando si terrà l’udienza preliminare per il duplice tentato omicidio.












