Comeca presenta richiesta concordato.Bellini: esito positivo garantirebbe futuro
Le difficoltà per la Comeca di Morciano, azienda che produce porte e finestre, non sono nuove purtroppo. Ennesima vittima di una crisi ancora lontana dal finire.
100 dipendenti, mensilità arretrate di 5 o 6 mesi, a gennaio la sospensione dei contratti di solidarietà per la mancanza delle condizioni produttive e il passaggio alla cassa integrazione straordinaria.
A dicembre l’azienda è stata anche messa in liquidazione ma, parallelamente è stata costituita una newco chiamata Comeco Group srl che ha preso in affitto lo stabilimento consentendo la sopravvivenza dell’attività. “Circa una quarantina di lavoratori sono transitati in questa nuova realtà – spiega Massimo Bellini della Fillea Cgil alla trasmissione di Radio Icaro TEMPO REALE –mentre gli altri 60 hanno deciso di restare nella vecchia società in Cig straordinaria. Quando questa sarà esaurita si passerà alla mobilità.”
Intanto la Comeca spa, l’azienda ora in liquidazione, ha presentato al Tribunale di Rimini richiesta di concordato preventivo ed ha due mesi di tempo per depositare il progetto definitivo.
Un esito negativo metterebbe in difficoltà anche il futuro della newco.
L’auspicio è che la richiesta possa essere accolta. “Noi stiamo cercando di sensibilizzare il commissario giudiziale e il Tribunale affinché accelerino i tempi per cercare una soluzione positiva – dice Bellini – Se andasse in porto infatti vorrebbe dire che i dipendenti si vedrebbero pagare tutte le retribuzioni arretrate e ci sarebbe la concreta possibilità di vedere in futuro questa azienda ampliare il numero di un’altra ventina di unità il numero di lavoratori”.
Per i 60 che non sono transitati nella newco è stato comunque sottoscritto un accordo che prevede il diritto di precedenza per tre anni in caso si nuove assunzioni.
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