CAU. Lo Snami riminese all’attacco: segnalazioni da Cattolica
Lo Snami riminese, sindacato nazionale autonomo dei medici, rinnova le sue critiche ai Centri di Assistenza e Urgenza (nati con la riforma sanitaria messa in atto dalla Regione) e porta ad esempio alcune segnalazioni che stanno arrivando dall’ambulatorio di Cattolica. A farlo è il dottor Pietro Pesaresi, presidente riminese del sindacato, fortemente critico sulle scelte dell’Ausl Romagna.
“Nasce il nuovo anno e nel superfestivo già ci arrivano plurime segnalazioni – spiega Pesaresi – per cui il CAU di Cattolica (ex Punto di Pronto Intervento) si trova a dover gestire obtorto collo oltre agli ipotetici codici bianchi e verdi che dovrebbero sgravare i PS anche i pazienti che necessitano di semplici certificazioni di malattia per problemi non gravi e che prima erano sempre stati di pertinenza degli ambulatori di Continuità Assistenziale. Questo proprio mentre contemporaneamente a Sant’Arcangelo e Ravenna la ASL ROMAGNA vuole imporre d’imperio e unilateralmente la chiusura degli ambulatori di Continuità Assistenziale in quanto “ridondanti rispetto ai CAU” che apriranno!! Cari “ideologi del CAU” – prosegue il presidente riminese dello Snami –, se prima avete propagandato ai quattro venti i CAU come la magica soluzione dei mali del sistema sanitario e avete pensato ai CAU come a una sorta di Factotum dotato addirittura di menu alla carta (certificazioni comprese) di scelta sintomi per i pazienti, e se ritenete negli atti da voi prodotti che la Continuità Assistenziale (insieme ai Punti di Pronto Intervento) venga tranquillamente fagocitata da queste strutture ibride (né carne ne pesce), adesso non lamentatevi se improvvisamente tirando la cordicella il paracadute non si apre. Buon 2024!” conclude Pesaresi.












