Indietro
menu
Newsrimini Rimini

Borgo Marina. Renzi (An-PdL) risponde a commercianti e politici

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 1 Set 2008 15:07 ~ ultimo agg. 12 Mag 15:31
Tempo di lettura 3 min

La nota di Gioenzo Renzi (An-PdL)

“Con riferimento ai comunicati stampa da parte di tre commercianti non afroasiatici e del consigliere dei Comunisti Italiani sul tema “Borgo Marina non è un ghetto” ritengo necessario un richiamo alla realtà.

Dal 2000 ad oggi nelle varie sedi istituzionali ho sempre richiamato l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sui problemi di vivibilità per i residenti di questa zona evidenziando la massiccia concentrazione di negozi afroasiatici, quasi tutti con la stessa merce.

Basta pensare che in poche centinaia di metri si sono accumulati:

nella zona delimitata tra via Giovanni XXIII e via Gambalunga, viale della Stazione e via Tosi ci sono 30 attività gestite da extracomunitari su 45 esistenti;
nel solo tratto di via Giovanni XXIII tra la Chiesa di vai San Nicolò e il Bar Roma si registrano 21 negozi di stranieri contro 6 / 7 negozi di Italiani;
in via Giovanni XXIII è pure presente un luogo di culto islamico o Moschea, inaugurata dal Sindaco, nonostante sia collocata in un piccolo immobile con destinazione ad uffici;
sono presenti in zona anche 8 phone center, che sono punti di incontro e di aggregazione anche per gli stranieri provenienti da altre parti della città.

A fronte di questa situazione sono stato sollecitato dai residenti a denunciare l’evolversi di questi problemi che hanno portato allo stravolgimento dell’identità riminese e della vivibilità del quartiere.

Non ho agito a titolo personale, ma a nome delle centinaia di residenti riminesi che nei diversi incontri hanno manifestato il loro disagio sottoscrivendo con centinaia di firme appelli al Sindaco, al Prefetto e al Questore.

Abbiamo richiamato l’attenzione sui problemi della sicurezza, sul degrado ambientale, su quelli igienico sanitari e sulla raccolta dei rifiuti ingombranti.

Aspettiamo ancora, come promessa dal Sindaco, l’installazione della videosorveglianza, l’approvazione del Regolamento Comunale dei Phone Center, la certificazione della regolarità di uso dell’immobile utilizzato come Moschea, la riqualificazione di via Mameli e via San Nicolò (prevista dal 2002).

Ogni mio intervento è volto da sempre al miglioramento della vivibilità del quartiere che vuol dire anche rispetto della legalità da parte di tutti.

Nei pochi interventi effettuati dalla Polizia Municipale e dalle Forze dell’Ordine, non per caso, sono sempre state riscontrate delle irregolarità con sequestri di merci, individuate persone prive di permesso di soggiorno, con l’emissione anche di ordinanze di chiusura di alcuni phone center.

Di fronte a questa situazione ritengo a maggior ragione necessario, ancora oggi, ulteriori controlli, anche da parte della Guardia di Finanza, per verificare la regolarità dei contratti d’affitto in essere dei tanti negozi, la regolarità della gestione dei commerci svolti, l’osservanza della normativa fiscale vigente e se gli introiti delle diverse attività consentono di coprire le spese sostenute per gli affitti e per la gestione.

Per tali motivi la mia azione politica istituzionale è rivolta su vari fronti, affinché il Borgo Marina ritrovi la sua identità italiana e riminese e in questo ambito si possa giungere a una seria integrazione dei cittadini stranieri.

Non si tratta quindi di interessi di bottega, ma di comprendere l’interesse generale dei residenti riminesi, i quali ormai si sentono stranieri in casa loro, dal momento che nelle strade e nei negozi non si sente più parlare italiano.”

Altre notizie