Balneazione, i Comuni alla Regione: risposte certe e rapide, più coinvolgimento
Non si placa l’eco dello stop alla balneazione, oggi revocato col rientro dei valori nella norma. “Il sistema di controllo e di monitoraggio dell’acqua del mare, nella nostra Regione, è tra i più puntuali e trasparenti d’Italia” ma “dalla riunione tecnica non sono emersi elementi certi circa i motivi degli sforamenti che hanno portato al divieto di balneazione“. Lo scrivono in una nota congiunta i comuni costieri della provincia di Rimini che chiedono a Regione e Arpae di “approfondire scientificamente i fatti per individuare un’ipotesi in grado di evitare per il futuro che accadono eventi improvvisi come questo”. “E approfondire – spiegano – significa anche ripercorrere con attenzione l’intera filiera che dal prelievo in mare porta il campione in laboratorio, senza escludere a priori alcuna ipotesi”. I comuni chiedono di attivare un gruppo di lavoro sul tema che coinvolga anche le amministrazioni locali e di disporre, già dal prossimo campionamento di agosto, un nuovo e più tempestivo modulo di comunicazione agli Enti dei risultati dei prelievi. Ma non manca anche una richiesta diretta all’assessorato al Turismo della Regione: “un piano di comunicazione rivolto ai media nazionali e internazionali per valorizzare e promuovere l’alta qualità del nostro mare“.
La nota dei comuni
La riunione tecnica, convocata quest’oggi per fare il punto sui divieti di balneazione lungo la costa romagnola, scaturiti dei campioni effettuati da ARPAE in data 26 luglio ha permesso di focalizzare alcuni aspetti circa il tema più generale della qualità delle acque della costa dell’Emilia-Romagna. Il sistema di controllo e di monitoraggio dell’acqua del mare, nella nostra Regione, è tra i più puntuali e trasparenti d’Italia. Forse il più puntuale e trasparente, rendicontando pubblicamente ogni giorno e attraverso canali pubblici l’evoluzione della situazione lungo il tratto costiero da Lidi di Comacchio a Cattolica. Questo sistema è la migliore garanzia per i residenti e i turisti circa la costante qualità del mare, le cui 97 acque sono ufficialmente classificate ‘eccellenti’ in 91 casi e ‘buone’ in 6. Stiamo dunque parlando di un mare pulito, eccellente, controllato nel suo stato di salute passo dopo passo. Un metodo che fa scuola in Italia e non solo in Italia. Un vanto per l’Emilia-Romagna e per tutti i Comuni della sua costa.
Premesso tutto ciò, durante la riunione odierna non sono emersi elementi certi circa i motivi dello sforamento dei parametri normativi verificatisi lo scorso 26 luglio lungo 28 punti della costa di Romagna in grado di risolvere i dubbi del caso accaduto in assenza di qualunque causa endogena o esogena nota finora. Su questo Regione, ARPAE e Ausl devono, a parere di chi sottoscrive questa nota, approfondire scientificamente i fatti per individuare un’ipotesi in grado di evitare per il futuro che accadono eventi improvvisi come questo. E approfondire significa anche ripercorrere con attenzione l’intera filiera che dal prelievo in mare porta il campione in laboratorio, senza escludere a priori alcuna ipotesi. È stato chiesto a Regione e Arpae sia di attivare un gruppo di lavoro sul tema, anche con i Comuni, sia a disporre, già dal prossimo campionamento di agosto, un nuovo e più tempestivo modulo di comunicazione agli Enti locali dei risultati dei prelievi. In più siamo certi che l’assessorato al Turismo della Regione definirà subito un piano di comunicazione rivolto ai media nazionali e internazionali per valorizzare e promuovere l’alta qualità del nostro mare.
Anna Montini, Assessora Ambiente Comune di Rimini
Daniela Angelini, Sindaca di Riccione
Filippo Giorgetti, Sindaco di Bellaria Igea- Marina
Franca Foronchi, Sindaca di Cattolica
Fabrizio Piccioni, Sindaco di Misano Adriatico












