Asili nido, secondo Cittadinanzattiva Rimini è tra i comuni con le rette più alte
Rimini, dopo Forlì, è il comune capoluogo dell’Emilia Romagna con la retta più alta negli asili nido comunali. Lo rileva un’indagine di Cittadinanzattiva. Nell’ultimo anno scolastico il costo mensile medio è stato di 366 euro con un aumento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Rimini è l’unico comune che ha segnato dei rincari (sono appena 14 in tutta Italia). Mediamente in regione le rette sono invece calate dell’1,2 % attestandosi a 331euro.
Il comune più caro è Forlì (410) mentre il più economico è Ferrara (244 euro). A Cesena e Ravenna, gli altri capoluoghi romagnoli, si pagano rispettivamente 323 e 296 euro.
Da sottolineare che nel gennaio scorso, nel consiglio tematico sugli asili, l’amministrazione riminese aveva fornito altri dati sulle rette: si parlava, in media, di 200 euro al mese. Cifra che coprirebbe appena il 20% dei 10mila euro ad alunno che spende il comune in un anno. Ben 13 gli scaglioni: eliminata la gratuità totale, si va da una tariffa minima di 50 euro ad una massima di 450 per i redditi superiori a 100mila euro.
L’indagine di Cittadinanzattiva prende poi in esame le strutture presenti, in riferimento all’anno 2013. In tutta la regione ci sono 619 nidi pubblici (per 28.388 posti) e 399 privati (9.890 posti). Nei comuni capoluogo la lista d’attesa media è del 16%, ma Rimini (con solo 9 nidi comunali e 522 posti disponibili) spicca col 41%. A Forlì le liste d’attesa sono azzerate, a Cesena si attestano al 18% e a Ravenna al 17.












