Arenile. Biagini tira orecchie ad operatori: molte pratiche incomplete
A fornire i numeri è l’assessore al demanio Roberto Biagini che ricorda come la maggior parte delle istanze sia stata presentata a ridosso o durante la stagione.
Per far fronte alla mole di pratiche l’amministrazione ha stilato un calendario con le singole fasi dell’iter e proceduto, in accordo con la Soprintendenza di Ravenna, ad una semplificazione dell’iter che ha portato a svolgere finora 27 sedute di Conferenze di Servizi.
Da Biagini arriva però una tirata d’orecchi ai bagnini: quasi tutte le pratiche infatti, nonostante le istruzioni di compilazione anche online, sono risultate incomplete e con elaborati incongruenti.
Addirittura su 339 presentate, la Commissione della Qualità Architettonica e del Paesaggio ne ha dovute esaminare 431 perché alcune sono state controllate due volte visto che erano “fortemente incomplete”.
Attualmente la commissione ha completato l’esame di tutte le istanze relative agli stabilimenti balneari del 2013 ed ha iniziato l’esame di altre 15 del 2014.
55 invece le pratiche ancora da esaminare perché in attesa di integrazioni.
“Ritengo corretto – scrive Biagini – che gli operatori balneari che si lamentano sugli organi di stampa delle disfunzioni degli uffici, chiedano anche conto della prestazione d’opera ai tecnici professionisti ai quali hanno affidato i relativi incarichi.”
A complicare l’attività degli uffici anche alcune incongruenze nelle dichiarazioni in merito all’epoca di esecuzione delle opere ante ’85 (Legge Galasso) che costringe ad effettuare un doppio passaggio, sia in commissione che in Conferenza di Servizi.
Proseguono, spiega Biagini, anche le procedure relative alle sanatorie con i sopralluoghi da parte degli agenti di polizia giudiziaria.
“In ogni caso – conclude Biagini – assicuro gli operatori balneari che gli uffici comunali continueranno quotidianamente ai propri adempimenti, sia nella loro attività di istruttoria pratiche, che in quella di vigilanza per la prevenzione e la repressione dei reati edilizi, paesaggistici e demaniali di concerto con le altre forze di Polizia Giudiziaria competenti, anche e soprattutto a seguito di esposti e segnalazioni pervenuti dagli stessi operatori balneari che denunciano irregolarità presso stabilimenti balneari di colleghi.”












