Amianto, un killer silenzioso che dal 1996 ha fatto 158 vittime nel riminese


Numeri difficili da accettare. Eppure l’amianto dal 1996 ha mietuto in provincia di Rimini ben 158 vittime. E’ quanto emerge dai dati aggiornati al 31/12/2023 del rapporto “Il mesotelioma maligno in Emilia Romagna” a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone. Ma cos’è il mesotelioma? Si tratta di un tumore raro ma che ha una certa correlazione con l’esposizione professionale o ambientale con le fibre di amianto, si legge in una nota della Cgil di Rimini. Nonostante l’amianto in Italia sia stato messo al bando nell’aprile 1994, il lungo tempo di latenza tra l’esposizione e l’insorgere del Mesotelioma, determina ancora l’insorgenza della malattia tra la popolazione. In Emilia-Romagna esiste un registro per la sorveglianza epidemiologica già dal 1995. La latenza, come detto, può essere di 35-40 anni. Per quanto riguarda la provincia di Rimini, dei 158 casi diagnosticati dal 1996 94 sono di origine professionale ma anche l’esposizione ambientale o familiare (11 casi) potrebbe comunque essere legata al lavoro di un familiare o alla presenza di materiale contenente amianto vicino all’abitazione (ad esempio coperture in Eternit). Le fibre di amianto, infatti, una volta disperse (su abiti o nell’aria) possono essere inalate con conseguenze diagnosticabili a distanza di decenni. Le statistiche indicano che i tre settori a più alto rischio sono edilizia/costruzioni (13,8% dei casi), manutenzioni ferroviarie (10,1%) e metalmeccanici (9%). La Cgil richiama anche le amministrazioni locali a rendersi protagoniste della lotta all’amianto applicando il Piano Regionale, fondamentale nella definizione di una strategia per la mappatura completa dei siti in cui è ancora presente la sostanza e nella sua conseguente eliminazione. Al momento, evidenzia il sindacato, il “Piano regionale amianto” non è stato integralmente attuato neppure in provincia di Rimini. Intanto anche lo scorso anno nel riminese è stata riconosciuta una rendita ai superstiti di un lavoratore deceduto per mesotelioma, a seguito di esposizione ad amianto. Un caso emerso grazie all’intervento del Patronato INCA CGIL e di AFeVA. All’interno della Camera del Lavoro CGIL è infatti possibile avere informazioni e fare segnalazioni in relazione all’esposizione o alla presenza di amianto sul territorio: basta contattare lo Sportello AFeVA (associazione familiari e vittime amianto), al 0541-779912 oppure scrivere a rimini.afeva@er.cgil.it.
Per gli ex esposti all’amianto è inoltre attivo gratuitamente l’Ambulatorio Amianto di Rimini dell’Azienda AUSL Romagna, dove si può attivare uno specifico protocollo di sorveglianza sanitaria. Per accedere a questo servizio, senza prescrizione medica, è necessario l’invio di un modulo scritto che è scaricabile dal sito https://www.auslromagna.it/ o disponibile allo Sportello AFeVA di Rimini.