Agricoltura tra contrazione e prospettive. Il lavoro c’è ma serve modernità
Il tema erano le “Prospettive lavorative nel settore primario per i giovani in Valconca e nella Provincia di Rimini”, organizzato dall’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore“P. Gobetti – A. De Gasperi” – Indirizzo Professionale Agrario, nell’ambito delle manifestazioni dell’Antica Fiera di San Gregorio.
Le aziende agricole in provincia di Rimini, numero in sensibile contrazione. I titolati under 40 sono solo il 7%. Eppure le possibilità di lavoro ci sono, soprattutto per chi saprà proseguire la strada della modernità informatizzando la produzione e disponga di competenze in inglese e e-commerce.
__________________________________________________
Il resoconto del convegno trasmesso dagli organizzatori:
La conferenza ha visto la partecipazione di un parterre molto prestigioso, con le rappresentanze della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini e delle maggiori organizzazioni che si occupano del settore agricolo (Coldiretti, Cia, Confagricoltura).
Ha introdotto l’incontro il saluto della Dirigente dell’ISISS Sabina Fortunati che ha manifestato soddisfazione per i risultati raggiunti dal nuovo indirizzo agrario (inaugurato lo scorso ottobre) e per il convegno, iniziativa che intrapresa per la prima volta dalla scuola ma già elogiata dalla dott.ssa Agostina Melucci (Dirigente U.S.P. Rimini). Ha inoltre sottolineato la sempre maggiore importanza del raccordo fra scuola e mondo del lavoro, indispensabile per gli studenti che cercano una strada per il loro futuro. A seguire il saluto dell’Assessore alla pubblica istruzione Filippo Ghigi che ha evidenziato quanto sia fondamentale per la realtà di Morciano e della Valconca il nuovo indirizzo agrario come opportunità per creare nuova occupazione soprattutto fra i giovani.
La prima ad intervenire è stata la Dott.ssa Maria Luisa Bargossi, Responsabile Servizi del territorio rurale Regione Emilia-Romagna, che ha illustrato attraverso una presentazione con slide la Politica Agricola Comune (PAC) 2014/2020, il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) ed i finanziamenti strategici. La UE contribuirà nell’arco dei prossimi 6 anni con un totale di € 429.710.767; tutte le aziende già in essere e future dovranno far riferimento a questo quadro normativo e delle risorse disponibili. La dott.ssa ha anche evidenziato che questi sostanziosi contributi sono un segno del grande valore che l’Europa vuole dare al settore primario, un’occasione da non perdere.
Gli interventi successivi hanno visto susseguirsi rispettivamente: il dott. Giorgio Ricci, Responsabile Coldiretti Rimini; perito agr. Bacchini Roberto, Segretario di Rimini Confagricoltura Forlì Cesena Rimini; Falcioni Lorenzo, Presidente Cia Rimini; dott. Marco Ercolani, Presidente di Agia Emilia-Romagna e membro della Giunta Nazionale di Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli); Prof. Claudio Riponi, docente all’Università di Bologna presso i Corsi di laurea triennali in Tecnologie Alimentari e Viticoltura ed Enologia e Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari (sede di Cesena). Tutti hanno messo in evidenza tre elementi imprescindibili per i giovani che si immettono nel settore lavorativo primario:
non dimenticare il passato, le tradizioni e le tipicità che fanno l’eccellenza di questo territorio
formazione e studio, conoscenza dell’informatica e dell’inglese per essere all’altezza dei mercati esteri
avere idee originali, anche per produzioni di nicchia, che consentono di avere successo in quanto innovative e peculiari
L’agricoltura e il settore primario attendono con ansia il ricambio generazionale, nuove leve che, consapevoli della fatica ma disposti a mettersi in gioco, attraverso strumenti specifici come il PSR, assieme a un’idea creativa costituiscono una risposta concreta alla disoccupazione giovanile.
Il dott. Sauro Sarti, Dirigente Responsabile del Servizio Agricoltura, Attività produttive e Tutela faunistica della Provincia di Rimini, ha mostrato i dati dell’ultimo censimento che confermano quanto sopra detto. Le aziende agricole nella provincia di Rimini sono 4440 (in base al registro della camera di commercio), con un -13% rispetto allo scorso censimento, con 47303 ha di terra utilizzata (di cui ad allevamento 705). Nella nostra provincia solo il 7% dei capoazienda ha meno di 40 anni; le donne solo il 23% del totale degli imprenditori agricoli; la prevalenza del titolo di studio è ancora la licenza media. L’informatizzazione è molto bassa, solo il 7% (registro CCIAA). Il dott. Sarti evidenzia anche come siano previsti sia dal PSR che dal PAC incentivi economici per le aziende eco-sostenibili. Come si vede sono quindi ampi gli spazi per intraprendere una nuova azienda anzi, l’agricoltura cerca ragazzi motivati, con un titolo di studio adeguato che sostituiscano -senza perdere il filo storico- la vecchia generazione con nuovi periti, tecnici e coltivatori formati, che conoscano l’inglese e pratichino l’e-commerce per allargare sempre di più il loro raggio di azione e i margini di guadagno.












