Aeradria. Trapani: RdR è debitrice, interesse creditori è che scalo non fallisca
In una sala gremita di rappresentanti di tutte le categorie locali, a prendere la parola è stato il direttore generale di Aeradria Paolo Trapani che ha spiegato quanto fatto in poco tempo dalla nuova dirigenza: alla proposta concordataria della precedente gestione sono state aggiunte risorse fresche per 8,6 milioni (col coinvolgimento di sei istituti di credito) e risparmi per 1,7 milioni (grazie anche agli accordi coni sindacati dei lavoratori). Inoltre, ha detto Trapani, per rispondere ai rilievi mossi si è anche creato un fondo rischi ad hoc per eventuali soccombenze legate al fallimento della controllata Air.
Il direttore generale ha anche fatto chiarezza sul colpo di scena dell’ultima udienza quando il curatore fallimentare della società Riviera di Rimini Promotions ha annunciato un’azione nei confronti di Aeradria per abuso di direzione e coordinamento.
“Mentre Air è controllata al 51% da Aeradria – spiega Trapani – non esiste alcun rapporto di compartecipazione diretta con Riviera di Rimini quindi direzione e collegamento sono tutti da dimostrare. Aeradria tra l’altro deve avere dei soldi da Riviera di Rimini. Crediti che nei nostri bilanci abbiamo totalmente svalutato. Non capiamo come quello che RdR ha rappresentato giovedì in Tribunale possa avere rilevanza sull’ammissibilità della nostra domanda di concordato”.
Anche perché quella della scorsa settimana, ha puntualizzato il direttore generale, era un’udienza aperta alle parti e ai creditori e RdR non è creditore di Aeradria.
“In ogni caso – prosegue Trapani –l’interesse di chiunque abbia dei crediti nei confronti della nostra società dovrebbe essere quello che Aeradria vada avanti.”
Poi alcuni chiarimenti sui numeri.
“E’ vero che abbiamo 52 milioni di debiti – dice il direttore generale – però a 28 di questi milioni si fa fronte tramite la conversione in capitale. La proposta concordataria attualmente all’esame del Tribunale prevede un rimborso al 100% per gli oneri di procedura e per i creditori privilegiati; il rimborso al 50% per i fornitori strategici (quelli che consentono di tenere aperto l’aeroporto) e un rimborso al 30% dei creditori di seconda classe. Quindi si parla di 12 milioni di euro che tornano fisicamente su questo territorio”. Si tratterebbe quindi di una proposta di concordato favorevole per i creditori.
Se il Tribunale decretasse il fallimento di Aeradria, ha concluso Trapani, sarebbe la prima volta che uno scalo ancora attivo viene chiuso (4mila passeggeri solo nell’ultimo sabato). E con l’automatica decadenza della concessione si aprirebbe un lungo periodo di inattività.
Il nuovo CdA avrebbe anche deciso di avviare un’indagine per verificare eventuali estremi di un’azione di responsabilità sui vecchi amministratori.
Sido Bonfatti, Presidente di Banca Carim, è intervenuto sottolineando l’interesse che muove l’Istituto di credito riminese in questa vicenda. “Un interesse particolare, finalizzato al recupero dei crediti vantati nei confronti di Aeradria, e un interesse generale, riferito all’importanza e il valore che lo scalo ha per l’economia del territorio”.
Bonfatti, che ha spiegato come il fallimento dello scalo non tutelerebbe i creditori, si è detto anche sorpreso dall’ultima udienza nella quale “si sono presentati estranei e hanno detto la loro.”
Oggi sul tema sono intervenuti anche i sindacati manifestando la propria preoccupazione per i posti di lavoro a rischio: i lavoratori, scrivono Cgil, Cisl e Uil, non devono pagare per gli errori commessi da altri.
Newsrimini.it
(nella foto Paolo Trapani)
La nota stampa
Siamo qui per salvare l’aeroporto”. Ha esordito così Manlio Maggioli, Presidente della Camera di commercio di Rimini, introducendo l’incontro convocato con urgenza dall’Ente camerale per chiarire la situazione di Aeradria, a fronte delle ultime vicende giudiziarie e delle voci incontrollate che si sono levate nei giorni scorsi attorno all’Aeroporto. Un incontro partecipato e positivo, che ha permesso a tutti i presenti di fare il punto, con estrema chiarezza e semplicità, sulla situazione di Aeradria.
Di fronte ad una platea gremita di tutti i massimi rappresentati delle associazioni di categoria, delle imprese, delle banche del territorio della provincia di Rimini, hanno così relazionato i nuovi vertici di Aeradria ovvero Cristina Pesaresi, Vice Presidente; Paolo Trapani, Direttore Generale, accompagnati dal prof. Avv. Pierdanilo Beltrami, dello Studio Lombardi e Molinari; e il presidente di Banca Carim, il prof. Sido Bonfatti.
Paolo Trapani, Direttore Generale Aeradria, ha ricordato i passaggi che il nuovo CDA di Aeradria ha dovuto affrontare e gestire a partire dal primo agosto, quando si è insediato, valutando e gestendo una situazione complessa al termine della quale è stata presentata una richiesta di concordato in continuità aziendale, grazie al quale – ha ricordato il dott. Trapani – “sarà possibile far fronte a quasi tutti i creditori dell’azienda, proseguendo nell’operatività, ovvero mantenendo i voli, le entrate, le forze lavoro che ruotano attorno allo scalo di Miramare”.
Sono state ricordate le cifre del piano di rafforzamento al concordato, 5 milioni di Euro di cui:
– euro 2 milioni derivanti dall’emissione di un prestito obbligazionario convertibile e convertendo (destinato a produrre un rafforzamento patrimoniale della Società per pari importo), per il quale sono già stati raccolti impegni a garanzia dell’integrale sottoscrizione del prestito da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca; Banca Malatestiana; Banca di Rimini; Banca di Credito Cooperativo Valmarecchia; Banca Popolare della Valconca);
– euro 1,3 milioni derivanti dalla emissione di un “minibond” destinato ad essere collocato sul mercato Extra-MOT e per il quale sono già stati raccolti impegni di garanzia dell’integrale collocamento da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca);
– risparmi a seguito, tra l’altro, di accordi sindacali per complessivi Euro 1,7 milioni.
Rispetto ad AIR S.p.A., Trapani ha precisato che “la Società, al fine di tenere conto di tutte le criticità sollevate dal Commissario Giudiziale nella sua relazione, ha anche provveduto ad appostare alcuni fondi rischi che sterilizzino gli effetti di alcune potenziali passività, tra le quali quelle legate alle conseguenze del recente fallimento della società AIR S.p.A. ed al rischio (peraltro contestato) che i creditori di quest’ultima possano acquisire titolo per rivendicare un risarcimento da parte di Aeradria, in quanto società controllante. Quanto poi a Riviera di Rimini Promotions S.r.l., con la quale non esiste alcun rapporto di compartecipazione societaria, la Società ha già provveduto ad integralmente svalutare tutti i crediti che la stessa ha nei suoi confronti. Anzi: è la RdR Promotions ad essere in una posizione debitoria nei confronti di Aeradria”.
Il dott. Trapani ha poi ricordato il trattamento riservato ai creditori: saranno rimborsati al 100% i creditori privilegiati; al 50% i creditori strategici; al 30% i creditori secondari. A fronte dei 52 milioni di debiti accumulati dalla passata gestione di Aeradria, dunque, 28 milioni saranno convertiti in azioni e altri 12 milioni saranno restituiti garantendo così un risarcimento ai creditori particolarmente elevato rispetto a situazioni analoghe.
L’interesse è quindi che Aeradria non fallisca, altrimenti molto di meno sarebbe quello che potrebbe arrivare ai creditori. “Il nuovo CDA di Aeradria ritiene quindi – ha concluso il dott. Trapani – di aver risposto positivamente alla situazione, integrando ad un piano concordatario ritenuto efficace e risolutivo, altri 5 milioni di euro. Si confida quindi in una prossima riconvocazione dell’adunanza dei creditori, per poter procedere ed arrivare all’approvazione del concordato in continuità aziendale”.
“Se Aeradria dovesse invece fallire – ha chiosato Trapani – la concessione ENAC cadrebbe ex lege e non si possono immaginare i tempi che ci vorranno per poter far ripartire l’aeroporto. Una soluzione comunque incomprensibile anche a fronte dei 4mila passeggeri che solo sabato sono transitati per lo scalo di Miramare”.
Il prof. Sido Bonfatti, Presidente di Banca Carim, è intervenuto sottolineando l’interesse che muove l’Istituto di credito riminese in questa vicenda: “Un interesse particolare, finalizzato al recupero dei crediti vantati nei confronti di Aeradria, e un interesse generale, riferito all’importanza e il valore che lo scalo ha per l’economia del territorio”.
“Sono rimasto sorpreso – ha detto Bonfatti – dallo svolgimento della procedura, dove si sono presentati estranei e hanno detto la loro. Comunque, se c’è un problema – ammesso che ci sia – va risolto. Se non c’è, ovviamente no. E io credo che il problema non ci sia. Se fallisse l’aeroporto, non ci sarebbe la salvaguardia dei creditori, dei posti di lavoro, della struttura produttiva. Cosa che invece ci potrà essere a concordato approvato. Due gli equivoci che vorrei rimuovere: se l’aeroporto fallisse ci sarebbe maggior rigore, in un’ottica di giustizialismo e trasparenza, nella valutazione dell’operato? Tecnicamente no. Spetterà ai creditori che entreranno nella compagine societaria valutare, in maniera equilibrata e consapevole, il da farsi. In secondo luogo: non so quale interesse possa muovere un curatore fallimentare ad affossare un debitore. Dovrebbe invece favorire il risanamento”.
“In tutto questo – ha concluso il prof. Bonfatti – Banca Carim non ha cambiato idea. Se sono queste le sorprese (l’istanza di fallimento presentata da RdR Promotions e l’intervento di AIR S.p.A., ndr.) ben vengano! E che il piano sia rimesso nelle mani dei creditori, per la propria valutazione personale”.
Ha concluso l’incontro il Pres. della Camera di commercio di Rimini, Manlio Maggioli, che ha sottolineato il valore e la chiarezza delle esaustive relazioni fatte dai nuovi vertici di Aeradria e dal prof. Bonfatti. “La Camera di commercio di Rimini ha sempre fatto di tutto per salvare l’aeroporto perché si configura come un dovere, ma soprattutto perché è inimmaginabile chiudere uno scalo che funziona. Leggo veramente come messaggio positivo il fatto che tutte le categorie economiche siano presenti questa sera, in un concorso di solidarietà che rende evidente la compattezza del territorio rispetto alla vicenda Aeradria. Diamo, infine, atto al nuovo CDA di Aeradria, a Banca Carim e anche alle altre banche del territorio, di aver fatto tutto il possibile, fino ad oggi, per portare a casa questo concordato in continuità. Ora tutto viene rimesso alle decisioni della magistratura”.












