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Per la IV D SIA dell’ITES Valturio un divertente “clinic” di basket con Riccardo Silvestrini (gallery)

In foto: Riccardo Silvestrini all’ITES Valturio
Riccardo Silvestrini all’ITES Valturio
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 2 min
Dom 15 Gen 2017 12:38 ~ ultimo agg. 20 Mag 00:58
Tempo di lettura 2 min

Tra i banchi di scuola ci si può divertire e l’appassionatissima classe Quarta D SIA (Sistemi Informativi Aziendali) dell’ITES Roberto Valturio, che spende ampiamente le sue energie fisiche tra i canestri sotto la guida della Professoressa Luana Ugolini, ha organizzato nelle palestre dell’Istituto di via Deledda un istruttivo quanto divertente “clinic” schierando tra gli studenti del terzo millennio Riccardo Silvestrini: un significativo e ben noto prodotto del basket riminese, classe 1985, cresciuto nelle giovanili del Basket Rimini Crabs che ha ricoperto il ruolo di playmaker/guardia in vari campionati nazionali a partire dal 2003 con la prima esperienza in C1 fino alla Lega2 nel 2010/’11 rimanendo protagonista nelle ultime stagioni con Rimini nei campionati di serie B prima di “emigrare” nuovamente su altri parquet nazionali (dati presenti su eurobasket.com).

Sono stati proprio gli stessi studenti a richiedere ed ottenere attraverso la Prof. Ugolini questa opportunità per la quale Riccardo Silvestrini si è immediatamente prestato con il suo proverbiale entusiasmo dispensando giocate tanto qualitative quanto divertenti.

Si sono disputati due tempi “quasi regolari” durante i quali il mancino playmaker riminese ha vestito la canotta di entrambe le squadre fornendo l’istruttivo supporto a tutti i compagni che non hanno esitato a spendere ogni energia per tentare di confrontarsi, per quanto possibile, con l’eclettico compagno di squadra. Per amore della regolarità è stato tenuto anche il punteggio ma che tutti hanno largamente trascurato essendo marginale sia rispetto all’aspetto tecnico che all’assoluto divertimento per il quale gli studenti grati della bella occasione hanno ampiamente ringraziato facendosi promettere ed ottenendo che non sia l’ultima.

Daniele Bacchi

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