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B al sabato pomeriggio: la Rimini Calcio dice no all'intransigenza

In foto: Il fronte dei sindaci contrari alla collocazione imposta dalla Lega non fa marcia indietro, ma la Rimini Calcio dice no all'intransigenza.
Il fronte dei sindaci contrari alla collocazione imposta dalla Lega non fa marcia indietro, ma la Rimini Calcio dice no all'intransigenza.
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gio 1 set 2005 18:11 ~ ultimo agg. 00:00
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Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, leader del comitato, chiede un incontro “improrogabile ed urgente” al presidente di Lega Galliani.
“Nel corso dell’incontro di ieri – scrive Reggi a Galliani – ci siamo trovati ancora una volta concordi nella decisione di non concedere l’uso degli stadi se sarà mantenuta dalla Lega
la decisione di giocare le partite di Serie B alle 15 del sabato. Più volte é stato chiesto, senza successo, un incontro per illustrare le problematiche che questa decisione avrebbe
comportato. Pur non comprendendo le ragioni per cui non ha accettato un sereno confronto, ancora una volta le chiediamo un incontro che risulta ormai essere improrogabile ed urgente, per
trovare insieme una soluzione condivisa”.
Reggi ha ricordato che gli amministratori stanno cercando, senza successo, dal 27 giugno di incontrare Galliani.
Intanto la società Rimini Calcio interviene sul tema con una nota pubblicata oggi, in cui spiega la propria posizione e chiede alle parti di mettere da parte l’intransigenza:

In relazione alla delicata situazione venutasi a creare a seguito della decisione assunta dalle Società iscritte al Campionato di serie B di giocare le partite alle ore 15.00 della giornata di Sabato, la Rimini Calcio ritiene di dovere puntualizzare quanto segue:
1) La decisione di spostare le partite della Serie B dalla Domenica al Sabato è stata assunta con voto unanime, ben prima che la Rimini Calcio fosse affiliata alla Lega Calcio di A e B, in data 19 Maggio 2005; tale scelta è poi stata poi confermata in data 18 Agosto 2005, in occasione dell’Assemblea Straordinaria delle Società di Serie B, da una larghissima maggioranza (18 Società su 22).
2) Lo spostamento della maggioranza della gare dal pomeriggio di Domenica al pomeriggio di Sabato ha consentito alle Società di Serie B di concludere contratti televisivi che apportano alle casse delle Società introiti importanti oltre ai vantaggi economici indiretti che deriveranno dalla maggiore e migliore valorizzazione televisiva del prodotto “Serie B”.
3) Fermo restando quanto sopra, la Rimini Calcio auspica, e si adopererà per quanto possibile in tal senso, che l’attuale contrapposizione tra la Lega Calcio da una parte e Sindaci e tifosi dall’altra possa essere superata formulando concrete proposte volte a trovare adeguate soluzioni a specifiche problematiche locali, tenendo sempre conto del fatto che esistono impegni contrattuali già assunti che vanno rispettati e che comunque le Società di Serie B non sono nelle condizioni di potere rinunciare agli importanti introiti derivanti da tali contratti.
4) Condividiamo il disappunto dei tifosi per lo spostamento della maggioranza delle partite al Sabato pomeriggio, ma confidiamo che i tifosi potranno capire che se non si riesce a creare, per gli anni a venire, una situazione di sostanziale equilibrio fra costi e ricavi si va incontro al concreto rischio che i fallimenti che ogni anno determinano la sparizione di numerose Società (ben 5 Società sono fallite in questo ultimo anno!) possano mettere in pericolo la sopravvivenza stessa, fatta eccezione per la Serie A, del calcio professionistico.
5) Infine teniamo a precisare che la Rimini Calcio considera del tutto sbagliato assumere un atteggiamento intransigente ed inflessibile; come Società, riteniamo infatti assolutamente necessari, nella vicenda in questione, il dialogo, la mediazione e la disponibilità al raggiungimento di un equo compromesso.