Antonio Buscè: "Credo si arrivi alla partita nel miglior modo possibile"
Galvanizzato dall’approdo ai quarti di finale della Coppa Italia di Serie C a spese del L.R. Vicenza, il Rimini si tuffa nuovamente in clima campionato e va a far visita al Campobasso, che precede i biancorossi in classifica di due punti: 23 per i molisani, 21 per i romagnoli. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta in campionato: 0-3 sul campo della Virtus Entella per i rossoblu, 0-1 al “Neri” per i biancorossi.
Si gioca domenica all’Avicor Molinari Stadium di Campobasso, con calcio d’inizio alle ore 17:30.
“Quando affronti queste squadre che sei lì lì per quanto riguarda la classifica speri di fare risultato perché magari fai un bel passo in avanti, ma indipendentemente da questo a noi interessa soprattutto vivere sulla prestazione della squadra – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia -. Anche nell’ultima in casa (contro la Vis Pesaro, ndr) la squadra comunque ha fatto una prestazione importante, soprattutto nel secondo tempo ha cercato in tutti i modi di riacciuffare il risultato e di arrivare al pareggio, non ce l’abbiamo fatta, ma perché ci sono stati anche tanti episodi. Ho detto dopo la partita che anche se fossimo stati un giorno a giocarla forse non avremmo mai fatto gol. Sono quelle partite un po’ stregate, ma rimane la prestazione. Quindi noi dobbiamo lavorare sotto quell’aspetto, come poi è successo a Vicenza in Coppa Italia. Noi dobbiamo lavorare per fare questo. Poi è normale se con la prestazione arriva anche il risultato meglio ancora. Guardiamo e non guardiamo la classifica, noi dobbiamo lavorare giornata per giornata per cercare di fare il meglio, se poi andiamo a migliorare la classifica è ancora meglio”.
Sull’avversario. “Il Campobasso è una squadra che sta facendo molto bene, ha un allenatore navigato in questa categoria, molto esperto, squadra che ha una classifica importante, squadra che sta facendo un campionato importante. Poi si dice sempre la stessa cosa: mai abbassare l’attenzione, mai abbassare la concentrazione. Pensiamo soprattutto a noi, a quello che dobbiamo fare, quando c’è da giocare la palla bisogna farlo senza paura, bisogna anche osare qualcosa in più, e in fase di non possesso devi lavorare con la massima attenzione perché vai ad affrontare sempre giocatori importanti, giocatori esperti, che magari possono trovare la giocata, e l’abbiamo visto che appena noi abbassiamo l’attenzione subiamo. Bisogna fare uno step importante sotto quell’aspetto”.
Cosa ha lasciato la vittoria di Vicenza in Coppa? “Il passaggio del turno è stato qualcosa d’importante per tutti noi: società, giocatori, allenatore, staff, ambiente, perché comunque poi è arrivato andando in svantaggio, recuperando la partita e ribaltandola contro una squadra che, nel girone A, si sta giocando il campionato con il Padova, quindi contro giocatori importanti, una rosa molto molto forte. E poi per come è arrivata: giocando la partita a viso aperto contro una squadra molto molto importante, e secondo me deve lasciare la prestazione e l’entusiasmo che abbiamo messo in quella partita. Eravamo liberi di testa, eravamo sbarazzini, senza fare calcoli. Anche l’episodio un po’ dubbio del rigore, a fine primo tempo siamo stati bravi a cancellarlo perché poi c’era un bel po’ di partita da giocare, tutto il secondo tempo, e i ragazzi lo hanno fatto in maniera sbarazzina, senza pensare a null’altro, solo a recuperare la partita e a giocare la partita, contro una squadra che ti ha permesso di giocare la palla, nel senso che non hai trovato una squadra che si abbassa, che magari ti aspetta, che magari sporca il gioco. È stata una partita vera sotto tutti i punti di vista, e noi l’abbiamo fatta gestendola come abbiamo visto tutti: a testa bassa, facendo anche qualche errore, ci mancherebbe, ma eravamo liberi di testa. Quello che dico ai ragazzi è portare quella libertà a livello mentale, a volte pensare troppo non porta a tante cose positive, quando ti fai tanti problemi in testa: noi dobbiamo andare a giocare le partite con la mentalità messa durante la partita di Vicenza, con la mente sgombra da ogni pensiero negativo, giocare la partita ed essere anche sbarazzini, che non vuol dire essere presuntuosi, tanto si gioca a calcio. Noi abbiamo visto che solo un certo tipo di lavoro ci può portare a cose importanti, altre cose non ci portano a niente. Quindi noi dobbiamo andare sereni, liberi, affrontare le partite che ci portano solamente a cose positive e non a cose negative”.
Come si spiega questo rendimento a due facce della squadra tra partite in casa e partite in trasferta? “Forse fuori casa abbiamo meno stress, non abbiamo questa pesantezza che quando giochi in casa devi fare risultato per forza. Ciò non vuol dire che fuori casa non bisogna fare risultato, ma magari fuori casa trovi le squadre che giocando in casa e magari fanno la partita un po’ di più e ti lasciano quelle situazioni dove hai qualche spazio in più, ti viene più facile fare qualche giocata a campo aperto. In casa magari abbiamo quella piccola pressione che qualche giocatore può sentire. Però io vedo anche le prestazioni che abbiamo fatto: i venti minuti che abbiamo fatto con la Spal, il secondo tempo con l’Entella. Io credo che anche in casa questa squadra abbia fatto sempre delle buone prestazioni, abbiamo avuto difficoltà contro squadre che magari si sono chiuse e hanno pensato che anche il pareggio gli sarebbe andato bene, e lasciandoti pochi spazi fai fatica a trovare qualche trama di gioco, ma sotto l’aspetto della prestazione secondo me anche in casa questa squadra ha fatto delle buonissime prestazioni. Fuori casa forse il motivo può essere quello: che le squadre che ti vengono ad affrontare fanno un po’ più la partita e ti lasciano qualche spazio in più per avere più possibilità di fare del male”.
La Coppa può “stancare” la squadra? “A chi gioca durante la settimana il turno infrasettimanale, com’è stato per noi con la Coppa, e poi gioca di nuovo a fine settimana, le tre partite creano qualche problema sotto l’aspetto del recupero, anche con i viaggi di mezzo. Ma questo non vuol dire trovare un alibi o delle scuse. Sono passati dalla partita quattro giorni pieni perché poi si gioca domani, credo che abbiamo recuperato, poi è normale che qualche scoria ci può essere se c’è qualcuno mezzo e mezzo, che ha qualche problemino a livello fisico. Ma io ho visto i ragazzi stamattina e stanno bene, poi da qui a domani ci sono ancora 24 ore. Credo che si arrivi alla partita nel miglior modo possibile. Ma ripeto, non mi piace trovare scuse, alibi e tutto il resto. Quando c’è la partita c’è da giocarla e noi cerchiamo di giocarla sempre al massimo”.
E a livello mentale la squadra può accusare un po’ di stanchezza con questi impegni infrasettimanali? “Questa è una squadra a cui secondo me fa bene stare sul pezzo, è un gruppo che è abituato a fare questo. Credo che sotto questo aspetto non sia assolutamente un problema. Poi quando passi un turno in Coppa Italia, nel modo in cui tu hai fatto la partita e poi è arrivato il risultato, ci deve dare solo autostima, a livello mentale, non deve creare negatività, anzi deve rafforzare la fiducia che ognuno di noi ha e che deve mettere poi in campo per le prossime partite. Che ben vengano queste partite”.
Chi mancherà? “Chiarella è ancora fermo, De Vitis anche, credo che Alessandro De Vitis fra una decina di giorni può riaggregarsi, poi basta, a livello di infortuni hanno recuperato tutti. Cioffi era squalificato col Vicenza in Coppa Italia, ma Cioffi sta bene e farà parte della partita di domani. Altre cose saranno per scelte tecniche”.
LA 17a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA
LISTA CONVOCATI CAMPOBASSO-RIMINI FC
Portieri: 1 Vitali, 32 Ferretti, 91 Colombi.
Difensori: 3 Falbo, 4 Bellodi, 6 Gorelli, 8 Semeraro, 28 Longobardi, 46 Cinquegrano, 98 Lepri.
Centrocampisti: 5 Fiorini, 10 Malagrida, 21 Piccoli, 23 Megelaitis, 25 Lombardi, 33 Langella, 80 Garetto.
Attaccanti: 9 Cernigoi, 14 Jallow, 20 Accursi, 34 Ubaldi, 77 Cioffi, 97 Parigi.