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sfruttano agevolazioni

Confcommercio contro le sagre di paese. Concorrenza sleale a locali da ballo

In foto: Roberto Carbonetti assessore Andrea Corsini, Gianni Indino
 Roberto Carbonetti assessore Andrea Corsini, Gianni Indino
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 ago 2024 17:08 ~ ultimo agg. 18:44
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Le feste e le sagre organizzate da associazioni, Pro Loco e parrocchie sono sempre esistite, ma ora stanno proliferando e prendendo connotati di natura decisamente diversa. Si stanno spostando nelle mani di professionisti, organizzatori senza scrupoli che avvicinano agli organizzatori e, sfruttando le agevolazioni fiscali e normative, creano veri e propri eventi con somministrazione e ballo che richiamano decine di migliaia di persone”. A segnalare con preoccupazione il fenomeno sono la SILB e la Fipe della Confcommercio che questa mattina ha incontrato, in Regione l’assessore al turismo Andrea Corsini. Presenti per l’associazione di categoria il vicepresidente nazionale del SILB, Roberto Carbonetti e il presidente regionale del SILB Emilia Romagna, Gianni Indino. A breve la Regione emanerà una circolare.

Siamo contenti che la Regione abbia capito le nostre istanze, manifestando la volontà di inviare una Circolare alle amministrazioni locali affinché pongano più attenzione alle autorizzazioni rilasciate e controllino che durante queste feste vengano ottemperate le disposizioni normative – commenta Indino -. A queste feste arrivano Dj di grido con cachet da decine di migliaia di euro,
format che scimmiottano gli eventi delle discoteche come le feste Over30 o quelle Anni Ottanta. Va da sé la concorrenza sleale che si genera, che consente loro anche l’ingaggio di artisti che un locale regolare può permettersi per una data con grandi sforzi economici ma che, chissà perché, anima decine di feste di paese tutti i weekend nel giro di poco tempo”.

Indino rilancia poi un altro tema che gli sta a cuore: “Sulla stessa scia il discorso potrebbe arrivare ai chiringuitos di spiaggia, che così tanto piede hanno preso sulla nostra Riviera e che continuano a proporre feste con ballo non autorizzato. Un’altra stortura per cui abbiamo sollecitato controlli”.

All’assessore Corsini – aggiunge Roberto Carbonetti – abbiamo fatto presenti tre gravi incongruenze, sulle quali porrà le basi la Circolare che verrà indirizzata a tutti i Comuni dell’Emilia Romagna. Oggi le feste di paese vengono autorizzate dalle amministrazioni comunali con il titolo di manifestazioni temporanee. Autorizzazione che può essere rilasciata solamente per
gli spettacoli passivi, ovvero quelli in cui le persone godono dello spettacolo come spettatori: cinema, teatro, danza, mentre per i locali si usa l’autorizzazione di trattenimento musicale e/o danzante. Inoltre, anche le manifestazioni temporanee che richiamano migliaia di persone, sono soggette ad una norma del 2018 che prevede la “Safety&Security”, ovvero un piano di sicurezza. Abbiamo chiesto alla Regione di sollecitare i territori a controllarne l’ottemperanza, in primis per tutelare la sicurezza degli avventori, ma anche per salvaguardare le nostre imprese dalla concorrenza sleale che viene generata. Terzo e ultimo punto portato all’attenzione della Regione è la forte disparità che si genera tra locali da ballo regolari e manifestazioni temporanee. A queste ultime è concesso di andare in deroga fino a mezzanotte per quanto riguarda la musica e di avere l’attività accessoria di somministrazione. Ma se una discoteca si permette di servire un drink dopo l’orario di chiusura rischia sanzioni penali, mentre alle feste paesane va avanti la somministrazione, che in realtà sarebbe da sospendere alla fine dello spettacolo”.