Raffaelli (Lega): la Notte Rosa ha fatto il suo tempo, Riccione alzi l'asticella


A Riccione la Lega, per voce della capogruppo Elena Raffaelli, sposa la linea di chi vorrebbe mettere la parola fine all’esperienza della Notte Rosa. Evento ‘superato e ripetitivo’ che oggi è controproducente soprattutto per la tipologia di pubblico che attira, spiega annunciando una serie di incontri con le associazioni di categoria per valutare come riposizionare la città sul mercato turistico.
“Ho lasciato passare qualche giorno prima di esprimere a freddo l’opinione sull’ultima edizione della ‘notte rosa’, di cui ho letto autorevoli e condivisibili pareri. Inutile girarci intorno: questa kermesse ha esaurito già da tempo le sue migliori potenzialità. Oggi è un evento superato e ripetitivo che non genera indotto e benefici, rischiando al contrario di danneggiare il turismo e le prenotazioni. Rinnovo quindi la richiesta di mettere la parola ‘fine’ alla ‘notte rosa’, se non ovunque almeno a Riccione”.
“Non posso che dare ragione all’opinione espressa da Claudio Montanari, presidente di Federalberghi, e da Rita Leardini, che è componente del CdA della stessa associazione: chiusa questa edizione della ‘notte rosa’ non se ne preveda un’altra. Il cosiddetto ‘capodanno’ estivo è un’invenzione ormai attempata del Pd che ha avuto successo ma che, dopo 19 anni, ha perso smalto e novità per degenerare spesso e volentieri in degrado, risse, violenza. Nel corso di questi anni nulla è cambiato, segno che anche il Pd ha smarrito, direi definitivamente, potenzialità e innovazione. Al contrario, alla riviera romagnola e a Riccione in particolare servono cambiamenti positivi, proposte glamour non solo di puro intrattenimento ma che favoriscano un afflusso turistico di qualità. Bisogna alzare l’asticella non abbassarla di livello. I grandi numeri vanno bene ma solo se si coniugano a un’offerta di prestigio. Noi della Lega non faremo mancare il nostro apporto a un ragionamento complessivo su questi temi e sull’ormai improcrastinabile rigenerazione del tessuto ricettivo sia di hotel ormai fuori mercato sia delle colonie. Finito il periodo estivo, avvieremo un ciclo di consultazioni con gli operatori e con le associazioni per ragionare sul futuro di Riccione: occorre aggregare le migliori energie per riposizionare la nostra città sul mercato del turismo di qualità. Il brand Riccione è ancora forte ma non si può rimanere fermi, a maggior ragione oggi con un’amministrazione Angelini e una maggioranza Pd che rischiano di farci scomparire dal panorama turistico nazionale e internazionale”.