Tempi difficili per gli automobilisti. Il prezzo della benzina infatti ha raggiunto i livelli massimi da sei mesi a questa parte, a Rimini come in gran parte d’Italia. La media si attesta a 1,915 euro al litro al self mentre il diesel raggiunge quota 1,815. Per non parlare dei prezzi al servito e di quelli in autostrada. A rilevarlo è Federconsumatori che parla di “prezzi che si attestano ben al di sopra di quanto dovrebbero: tenendo conto sia dell’andamento del costo del petrolio che dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, la benzina registra un sovrapprezzo di ben oltre i 6 centesimi al litro, il gasolio addirittura di 9 centesimi al litro.” L’associazione calcola, solo in termini diretti, che per il carburante, considerando 2 pieni di benzina da 50 litri al mese, un automobilista spende, a causa di questi sovrapprezzi +75 euro annui. Per quanto riguarda il diesel va anche peggio: considerando circa 1 pieno e mezzo da 50 litri al mese, il maggiore carico in termini diretti ammonta a +83 euro annui. Ma ci sono anche i rincari indiretti, visto che in Italia le merci sono trasportate per circa l’84% su gomma: secondo Federconsumatori un ulteriore aggravio di +79,70 euro annui a famiglia. A pesare, oltre alla complicate situazione geopolitica, ci sono le tasse che incidono per oltre il 50% sul prezzo del carburante. “Il governo aveva posto come priorità elettorale l’intervento sulle accise, ma di tutto ciò non vi è traccia” attacca Federconsumatori. L’associazione avanza anche alcuni suggerimenti per arginare la corsa al rialzo: monitorare eventuali fenomeni speculativi; tagliare le accise sui carburanti o definire un’accisa mobile realmente efficace; scorporare le accise dall’applicazione dell’IVA sui carburanti (una tassa su un’altra tassa). “Soprattutto, è necessario che il Governo non abbandoni i cittadini anche su questo fronte, come ha già fatto, troppo prematuramente, su quello di energia elettrica e gas” conclude Federconsumatori.