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martedì 19 settembre 2023
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Calcio Serie C

Rimini F.C.: la conferenza stampa del DG Geria e del DT Di Battista: diretta

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
lun 11 set 2023 07:00 ~ ultimo agg. 12 set 19:52
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Il direttore generale del Rimini Football Club, Giuseppe Geria, ed il direttore tecnico, Antonio Di Battista, incontrano gli organi d’informazione nella sala stampa dello stadio “Romeo Neri” per fare il punto della situazione dopo la chiusura del calciomercato e su questi primi due mesi di attività della nuova compagine societaria.

“Siamo qui dopo la conclusione della campagna acquisti – attacca il DG Geria -. Vogliamo approfittare di questa occasione per fare un ringraziamento a tutta la comunità e alle persone che hanno sottoscritto la Member Card. Vogliamo avvicinarci a tutti quanti abbiano a cuore le sorti del Rimini F.C. Ringraziamo quelle persone che sono venute in Sardegna e che per una serie di problemi non hanno potuto seguire tutta la partita. Volevamo ringraziare questa gente che ci sta dando un sostegno anche morale.

L’obiettivo di questa società è costruire nel tempo, cercare di strutturare una compagine che abbia una forza interna per supportare le difficoltà che si presenteranno durante le stagioni. Parlo al plurale perché vogliamo fare più stagioni: strutturarci, aggiunger un mattoncino alla volta per migliorare.

Il ritardo di acquisizione dipeso da fattori burocratici non ci ha permesso di avere un impatto immediato. Le firme sono arrivate a fine luglio, molto obiettivi che si volevano raggiungere non si sono potuti raggiungere a causa di questi ritardi. Ma noi non vogliamo alibi. Errori e difficoltà devono essere di apprendimento per non commetterli nuovamente. C’è stato chiesto di aumentare il comparto sanitario: lo potenzieremo perché crediamo che sia fondamentale. Francesco Pancari, responsabile della Comunicazione, ci ha chiesto di potenziare quest’area: abbiano una nuova social media manager, Simona. Abbiamo avuto qualche problema con lo sponsor tecnico Givova, ma noi sappiamo che questi problemi fanno parte di un percorso. L’obiettivo è strutturarsi, capite bene cosa significhi strutturare una società in una città importante come questa. Siamo molto contenti dell’accoglienza ricevuta dalle istituzioni e dagli imprenditori.

Vogliamo trovare una location per sviluppare una “casa Rimini”, si sta lavorando per questo. Occorre un po’ di pazienza, sapevamo delle difficoltà iniziali: si è cambiato lo staff tecnico, abbiamo cambiato 24 giocatori, si è ringiovanita la rosa: adesso siamo a 23,2 di età media della rosa, questi ragazzi vanno supportati. Non abbiamo ringiovanito tanto per il minutaggio, ma per avere giovani su cui fondare le basi per poi intervenire di meno negli anni a venire”.

Ci sarà anche la nuova proprietà del Rimini nella possibile costruzione di un nuovo stadio? “Sullo stadio noi siamo a disposizione, abbiamo già fatto alcuni incontri con la ditta che ha presentato il progetto”.

Il DG Geria: “Ci vuole una casa “Rimini”. Per lo stadio noi siamo a disposizione”

“Di solito gli allenatori prediligono le rose ampie – dice il DT Antonio Di Battista, in riferimento all’ampia rosa a disposizione di mister Raimondi -. La nostra intenzione è stata quella di mettere in piedi una rosa in cui ci sia talento. Noi negli ultimi giorni di mercato a Milano abbiamo preso un esterno basso sinistro, perché avevamo solo Acampa, poi un esterno alto perché Sereni era in partenza. Abbiamo allestito una rosa competitiva, fatta di giocatori duttili per permettere al mister di poter cambiare modulo senza problemi, giocatori che potessero operare in più ruoli. Sapevamo benissimo, avevamo messo in preventivo di fare una partenza in salita perché sono arrivati giocatori nell’ultima settimana, giocatori che si sono allenati da soli nelle società per le quali erano tesserati. Però se guardiamo la partita con la Torres siamo stati per buoni tratti della partita padroni del campo contro una squadra compatta. Poi siamo stati sfortunati perché Tofanari è stato spinto quando ha fatto fallo di mano, e abbiamo sbagliato il tap-in (sempre con Tofanari, ndr) dopo una punizione di Morra”.

È una rosa molto giovane quella del Rimini 2023/2024. “Per quanto riguarda i giocatori giovani io voglio ricordare che il 70-80% delle squadre del girone B gioca con gli Under: addirittura il Pescara ne schiera sette. Solo Cesena, Entella e Carrarese non schierano Under. Io ritengo che non si debba fare un discorso di under e di over, ma di buoni calciatori e giocatori meno bravi. Sono del parere che per fare bene bisogna fare un mix di gioventù ed esperienza”.

Rimini F.C., il DT Di Battista: “Abbiamo allestito una rosa competitiva”

Il DG Geria spiega i motivi del ritardo nell’allestimento della rosa. “Siamo partiti con una rosa diversa. Con il ritardo nel passaggio forse nella loro testa hanno pensato che fosse una società poco credibile. Ci sono stati questi 15 giorni di incertezza. Poi le cose si sono messe a posto, e si metteranno a posto sempre di più. Abbiamo pagato 38 anni di differenza con la Torres. Mettendo l’esperienza, ma anche la conoscenza tra di loro, la compattezza, ci sono una serie di aspetti che tutti noi dobbiamo favorire, supportandoli. Crediamo di aver allestito una squadra che ci potrà dare soddisfazioni, chiaramente non immediate. Ma immaginiamo che di settimana in settimana il lavoro dello staff, nel quale abbiamo piena fiducia, porterà i suoi frutti”.

Sarà possibile intervenire ancora sul mercato se dovesse essere necessario? “Noi siamo molto soddisfatti della gente che ci ha dato fiducia quasi al buio. Quindi rinnovo il ringraziamento a tutta la gente che ha sottoscritto la Member Card, a noi piace chiamarli Member e non abbonati. La nostra proprietà non ha stabilito un budget definito: chiaramente dobbiamo stare attenti ai costi. Ci affidiamo allo staff tecnico e speriamo nella possibilità di poterci allenare in tranquillità. Oggi noi non possiamo vivere Rimini appieno perché ci alleniamo a Cattolica. Immaginare di poter avere una casa dove stabilirsi è tutta un’altra cosa. Immaginiamo che tutto il tessuto di Rimini possa giovarne, anche per la logistica. Questa è una cosa che speriamo di risolvere a breve”.

Perché non è presente a commentare il mercato il DS Andrea Maniero? “Il direttore sportivo era con noi a Milano. L’oggetto dello scambio di oggi non è parlare dei singoli, ma parlare degli obiettivi della società. Dei singoli parleremo in un’altra occasione”.

Ancora sui giovani. “Per noi anche il 23enne o 24enne è Under. Pietrangeli ha un po’ ritardato le scelte perché c’era una richiesta che non è stata poi confermata. Fino a tre-quattro giorni dalla fine del mercato era seguito da altre società. Siamo contenti che alla fine sia rimasto”.

Quali sono i motivi che hanno portato a Rimini questa proprietà? “Noi siamo ottimisti per natura. Il problema fa parte della vita, è importante lo spirito con cui si affronta un problema. Ci possono essere gli imprevisti, e vedremo le soluzioni da approntare. La società è venuta a Rimini per una sfida, per capire se riusciremo a fare una società benefit anche nel calcio. Sono tutte prove. Non abbiamo il Vangelo in tasca, giorno dopo giorno ci confrontiamo con tutti. È logico che un aiuto da parte di tutti favorisce una situazione, mettere un ostacolo la rende più difficile. Noi siamo molto contenti: noi possiamo contribuire, ma il grosso è la città. Penso che essere disfattisti a prescindere e a priori non serva. Per noi il calcio è una sfida con noi stessi”.

Rimini F.C.: la conferenza stampa del DG Geria e del DT Di Battista

Quando parlate di “casa Rimini” fate riferimento allo stadio e alla Cittadella dello sport alla Gaiofana? “Non è la Gaiofana, è una casa: non è importante quale sia la location, è importante che ci sia. Sarebbe bello, ci toglierebbe tante problematiche, ci farebbe vedere sotto un’altra veste, creerebbe le giuste aspettative nei giovani di Rimini e dintorni. Riguardo lo stadio noi non siamo venuti per fare lo stadio, ma possiamo fare la nostra parte. Credo sia una città molto vivace, molto viva, che ha bisogno di un punto di ritrovo importante. Credo che uno stadio venga ben visto dalla comunità di Rimini, se possiamo favorire qualcosa per agevolare il progetto noi ci siamo”.

Ma la Gaiofana vi interessa? “Non posso rispondere perché non conosco bene i termini, però non è solo la nostra volontà in questo caso che determina una riuscita o meno, ma ci vogliono delle collaborazioni con l’amministrazione, ci vogliono degli investimenti”.

Sull’impiego degli under in prima squadra risponde il DT Di Battista. “Secondo me è dettato proprio dal momento perché, ripeto, ci sono diversi giocatori fuori chi per squalifica chi per infortunio. Ci sono stati diversi episodi negativi a Sassari. Noi avevamo una superiorità numerica a centrocampo che non abbiamo sfruttato, forse lì abbiamo perso un po’ di forza per prendere in mano il centrocampo. Se pensiamo che il nostro portiere non ha dovuto fare nessun intervento perché ha preso gol su rigore e su una prodezza dell’avversario possiamo dire che con la Torres siamo stati sfortunati in alcuni episodi”.

Siete soddisfatti del mercato? E qual è la situazione di Allievi e Tofanari? “Allievi è fuori lista, Tofanari è stato reintegrato perché cambiando il modulo la scelta è ricaduta su di lui perché è in grado di ricoprire più ruoli. Avevamo bisogno di un esterno basso, di un esterno alto e di un centrocampista. INoi pensiamo di aver allestito una buona rosa”.

Quanto è costato rescindere i contratti con i giocatori considerati non facenti più parte del nuovo progetto tecnico del Rimini? “Pensate che chi vada via lo faccia gratis – è la domanda retorica di Geria -? Qualche cessione ad altre società è stata incentivata. L’unica cessione per noi è stata quella di Santini”.

Il Rimini ha puntato su due portieri giovani. Non è una scelta rischiosa? “Passador ha trascorsi tra i grandi, ed è stato protagonista a Torino. Colombo ha tre anni di esperienze con i grandi. Non siamo affatto preoccupati, ma siamo soddisfatti dei nostri portieri” risponde Di Battista.

Perché per gli allenamenti della prima squadra avete scelto proprio Cattolica? “Perché c’è maggiore tranquillità. Sul venire a Rimini siamo aperti a questa soluzione, per questo se ne parla quotidianamente con l’amministrazione, che è sempre molto disponibile. Quando c’è un sovraffollamento in una struttura un pallone colpito da un adulto potrebbe danneggiare altri. Se ci fosse la possibilità di venire a Rimini noi la prenderemmo al volo”.