Atti sessuali con minorenne, l'educatore resta in carcere

Andrea Davoli per il momento resta in carcere. Così ha deciso il tribunale del Riesame di Bologna, che ieri (lunedì) ha sciolto la riserva confermando la misura restrittiva che era stata avallata anche dal gip di Reggio Emilia, Silvia Guareschi. Il responsabile provinciale di Gioventù Studentesca “Don Giussani” a Reggio Emilia, arrestato lo scorso 19 agosto per atti sessuali con minorenne – nello specifico una ragazzina di 14 anni – alcuni dei quali avvenuti lo scorso aprile a Rimini durante un ritiro spirituale, si era difeso sostenendo di aver avuto con la 14enne una vera e propria relazione e di aver ceduto alla tentazione dopo quindici anni di castità. Stando all’educatore, difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti, che ora sta valutando il ricorso in Cassazione, sarebbe stata la minore a prendere l’iniziativa.
Per la Procura di Rimini, che nella persona del sostituto procuratore Davide Ercolani ha iniziato le indagini, e per quella di Reggio Emilia, competente territorialmente, il 52enne invece avrebbe approfittato della propria condizione di superiorità per avere rapporti sessuali con la minore. Per il gip reggiano, Davoli non sarebbe “capace di tenere l’autodisciplina necessaria per il suo ruolo”.