Parapiglia in centro a Riccione. Per un 21enne polmone perforato a colpi di forbici

Nel corso della notte, i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Riccione hanno arrestato in concorso un 17enne e un 19enne per aver cercato di uccidere un 21enne, rapinato del un borsello. Tutti e tre sono di origine nordafricana.
Intorno alle 23 è arrivata la segnalazione al 112 di una violenta aggressione in corso in pieno centro. Le pattuglie dell’Arma sono intervenute in viale Publio Virgilio Marone, dove hanno bloccato un gruppetto di stranieri. Tra questi uno presentava evidenti ferite da arma da taglio al torace, ad una mano ed al femore, con copiosa perdita di sangue. E’ stato portato d’urgenza all’ospedale Infermi di Rimini dove è stato accertato che il giovane, seppure non in pericolo di vita, aveva subito la perforazione di un polmone. Nel gruppo dei giovani bloccati era presente un minorenne che cercava goffamente di occultare a terra, sotto una scarpa, un paio di forbici da elettricista ancora sporche di sangue, proprio come i vestiti che indossava. Anche gli abiti dell’altro ragazzo fermato presentavano tracce verosimilmente di sangue.
I carabinieri hanno ricostruito i fatti basandosi sulle dichiarazioni di alcuni testimoni e sull’analisi dei sistemi di videosorveglianza: due giovani, amici della vittima, riferivano che ad inizio serata sia loro che i presunti aggressori – il 17enne, il 19enne ed altri soggetti non ancora identificati, che si erano dati alla fuga prima dell’arrivo delle pattuglie – facevano parte di un’unica comitiva. Mentre erano in giro in centro, improvvisamente questi ultimi hanno minacciato la vittima sostenendo che dovesse restituire loro del denaro avuto a prestito. La situazione si è scaldata sempre più fino a degenerare, trasformandosi nella violenta rapina: alcuni di loro avrebbero bloccato il 21enne, mentre i due – poi fermati – lo avrebbero colpito più volte. Il minorenne in particolare sarebbe ricorso ad un paio di forbici da elettricista per scagliare alcuni fendenti che si sarebbero potuti rivelare fatali. Poi, durante l’aggressione, gli avrebbero anche sottratto il borsello.
Il 17enne, sorpreso con le forbici sporche del sangue della vittima, è stato dichiarato in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno del Tribunale dei Minori di Bologna, è stato trasferito nel carcere minorile in attesa della convalida. Il 19enne, invece, è stato denunciato a piede libero non essendoci più lo stato flagranza.