Indietro
menu
Risoluzione in Regione

Micro-concessionari e maxi aumenti. Il Pd chiede rivalutazione canoni

In foto: mosconi sulla spiaggia
mosconi sulla spiaggia
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 9 ago 2023 17:59
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Attivarsi col governo per chiedere di rivalutare l’importo dei canoni demaniali minimi dovuti dai micro-concessionari per l’anno 2023, aumentati esponenzialmente a causa dell’adeguamento agli indici Istat dei canoni balneari. Lo chiede il Partito democratico con una risoluzione firmata dalla riminese Nadia Rossi (prima firmataria), Massimo Bulbi, Andrea Costa, Roberta Mori e Lia Montalti. L’invito, inoltre, è a “sollecitare un urgente riordino dei criteri di determinazione dei canoni stessi per gli anni a venire”.

Come ogni anno -si legge nella proposta dem- il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha adeguato agli indici Istat i canoni balneari, su cui insistono circa 10mila stabilimenti balneari e altre attività turistico-ricreative in tutta Italia. In particolare, le misure unitarie dei canoni annui relativi alle concessioni demaniali marittime sono state aumentate del 25,15% rispetto alle misure unitarie dei canoni determinati per l’anno precedente. Per il 2023, pertanto, il canone demaniale minimo previsto dalla legge è stato aggiornato nella misura di 3.377,50 euro a decorrere dal 1° gennaio: fino al 2022 è stato di 2.698,75 euro, di 2.500,00 euro per il 2021 e fino al 2020, prima della compensazione che lo ha aumentato complessivamente di sette volte in un anno, di 362,90 euro“.

Da qui la sollecitazione, dato che “tale misura minima di canone aumenta considerevolmente la spesa a carico di alcuni concessionari rivelandosi problematico per particolari categorie di ‘micro-concessionari’ nel riminese e su tutta la costa emiliano-romagnola, come i titolari di mosconi, pedalò, boe, campi da gioco o cartelloni pubblicitari in aree demaniali, considerato anche che la loro attività è fortemente legata alle condizioni del mare“.