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il ringraziamento di Rimini

Capitale cultura 2026, Carpi rinuncia. Niente concorrenza con Rimini

In foto: il sindaco Bellelli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 28 ago 2023 13:00 ~ ultimo agg. 29 ago 09:52
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 Il Comune di Carpi non proseguirà nella candidatura a “Capitale italiana della Cultura 2026”, per non creare una “concorrenza” regionale con la città di Rimini: il Sindaco Alberto Bellelli ha comunicato oggi la decisione al collega romagnolo, Jamil Sadegholvaad, spiegandogli le motivazioni della scelta.

Il primo cittadino carpigiano fa riferimento alla necessità di coesione e collaborazione fra colleghi in generale e in particolare fra sindaci della stessa regione, specie alla luce della catastrofe senza precedenti che ha devastato parte della Romagna a fine maggio ( e dell’assenza del Governo, puntualizza il sindaco emiliano).

La procedura della “Capitale Italiana della Cultura” prevede che le città o Unioni aspiranti (26 alla chiusura delle manifestazioni d’interesse, il 4 luglio scorso), mandino al Ministero entro il 27 settembre il proprio progetto da realizzare nel corso del 2026, il cosiddetto “dossier di candidatura”: Carpi si asterrà dal presentarlo, cosa che la farà uscire dalla gara senza tuttavia effetti sulle future edizioni del programma. Anzi: « A breve – dichiara Bellelli – prenderemo contatti con la Regione per prepararci ufficialmente al prossimo bando, che assegnerà il titolo per il 2027. »
Nel pomeriggio, il ringraziamento del sindaco Sadegholvaad tramite un post su Facebook.


La lettera di Bellelli a Sadegholvaad:

Caro Collega,
Mi rivolgo a Te per comunicarTi che ho deciso di non proseguire con la candidatura di Carpi come Capitale della Cultura 2026. Ho attentamente esaminato l’ampio elenco delle città che hanno manifestato interesse per questo evento di grande rilevanza e ho notato che solamente due città della nostra Regione hanno partecipano: Carpi e Rimini.
Le nostre comunità hanno in comune un tratto distintivo ed identitario che le ha sempre caratterizzate; la cooperazione e la solidarietà.
Non posso dimenticare le tragiche immagini dell’alluvione che ha colpito la Romagna, provocando danni alle abitazioni, alle imprese e agli spazi pubblici, così come le frane che hanno interessato le colline circostanti. Avendo io stesso vissuto il terribile terremoto del 2012, sono testimone della resilienza delle nostre comunità, della loro volontà di risollevarsi e di ripartire rapidamente.
So altrettanto bene che per conseguire questi obiettivi, è fondamentale l’unità tra la comunità e le istituzioni a tutti i livelli, da quelli locali, a quelli regionali e nazionali.
Tuttavia, nell’ambito della fase di ricostruzione post-alluvione, noto una mancanza significativa: l’assenza del supporto del nostro Governo Nazionale. Questo fatto mi lascia sconcertato e ritengo che tra noi enti locali e tra colleghi Sindaci debba emergere una forte voce di denuncia e preoccupazione.
Per queste ragioni, ho preso la decisione di ritirare la candidatura di Carpi come Capitale della Cultura 2026.
Sono convinto che in questo momento storico e politico sia essenziale dare ancor più forza ai valori della solidarietà e della cooperazione. Credo fermamente che Rimini meriti di essere la Capitale della Cultura 2026, rappresentando un tangibile simbolo di rinascita e di ripartenza per la Romagna.
Queste sono le ragioni che mi hanno spinto a questa scelta, ed aggiungo che sono a Tua completa disposizione, se lo riterrai opportuno, per contribuire a rafforzare la Vostra candidatura.

Il ringraziamento del sindaco Sadegholvaad:

“Voglio esprimere un sincero ringraziamento nei confronti del sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, per la decisione comunicata di non proseguire nel percorso di candidatura a capitale della cultura per l’anno 2026 della splendida città del Modenese.
Rimini, dunque, sarà l’unico territorio dell’Emilia Romagna a competere per il riconoscimento.
Al di là di ogni considerazione, quello per cui ringrazio il collega Bellelli sono le motivazioni della scelta espressa da Carpi. ‘Sono convinto che in questo momento storico e politico sia essenziale dare ancor più forza ai valori della solidarietà e della cooperazione. Credo fermamente che Rimini meriti di essere la Capitale della Cultura 2026, rappresentando un tangibile simbolo di rinascita e di ripartenza per la Romagna.’.
Solidarietà e cooperazione sono i valori in cui si riconoscono le comunità di Carpi, Rimini, della Romagna, di tutta la nostra regione, alle prese in questi mesi con una vera e propri tragedia la cui conclusioone ancora purtroppo non si intravede.
E’ in nome di quei valori comune che trova la sua forza la candidatura di Rimini, sapendo bene di non essere sola.
Grazie davvero agli amici carpigiani e grazie a tutta l’Emilia Romagna per il sostegno in questo percorso”.