Alloggiava in albergo con una pistola carica, fermato 23enne

Alloggiava in un albergo di Rimini con una pistola carica, con all’interno quattro, cinque proiettili potenzialmente pronti per essere esplosi. I poliziotti delle Volanti di Rimini ieri sera (lunedì) hanno arrestato un cittadino kosovaro di 23 anni. Nella sua stanza hanno trovato l’arma, poi sequestrata, una Smith & Wesson a canna corta, calibro 38, avvolta nel nylon all’interno di una valigia.
La Volante si è recata nella struttura dopo la segnalazione di una donna, che agli agenti aveva raccontato di essere stata aggredita dall’ex fidanzato, un cittadino albanese, che alloggiava nella stanza a fianco del kosovaro. Secondo quanto riferito, l’ex fidanzato l’avrebbe persino minacciata con una pistola. Sarebbe stato proprio il kosovaro a passare l’arma all’albanese dal terrazzino esterno della camera.
Una ricostruzione, quella della donna, negata oggi in udienza dal 23enne. L’arrestato, però, difeso dall’avvocato Andrea Mandolesi, non avrebbe saputo giustificare il possesso della pistola. Ha dichiarato genericamente di essere un appassionato di armi e di averla acquistata, senza specificare né dove né da chi. Sulla Smith & Wesson, che non risulterebbe oggetto di alcuna denuncia di smarrimento o furto, sono in corso gli accertamenti della Squadra Mobile.
Il 23enne kosovaro, che risiede da un paio di anni in Spagna, aveva raggiunto Rimini un po’ per vacanza un po’ per risolvere delle questioni familiari non meglio precisate. Il suo difensore ha chiesto i termini a difesa mentre il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il trasferimento in carcere in attesa che si faccia avanti qualche amico o conoscente dell’arrestato che si offra di ospitarlo in casa per gli arresti domiciliari. La prossima udienza è stata fissata l’11 settembre.
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