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scesa alla fermata sbagliata

Pensionato derubato di 600 euro sul bus. La ladra bloccata dall'incubo dei borseggiatori

In foto: l'agente della polizia Penitenziaria di Rimini, Mauro Vagnini
l'agente della polizia Penitenziaria di Rimini, Mauro Vagnini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 31 lug 2023 15:16 ~ ultimo agg. 1 ago 10:26
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“Oddio, Mauro no…”, ha esclamato non appena scesa dalla fermata del bus 11, in piazza Tripoli, con in mano il portafoglio rubato pochi secondi prima a un pensionato bolognese di 78 anni in vacanza a Rimini. Mauro è l’agente della polizia Penitenziaria di Rimini, Mauro Vagnini, ribattezzato ‘l’incubo dei borseggiatori’ per la sua abilità nell’arrestare ladri e ladruncoli quando si trova fuori servizio. Sono 167 i malviventi fermati in 16 anni. Il primo risale al 2007, l’ultimo a venerdì scorso.

Vagnini stava camminando all’altezza di viale Tripoli quando dal bus della linea 11 sono scese due donne e un uomo in tutta fretta. Una delle due teneva in mano un portafogli gonfio di soldi e l’agente della penitenziaria, che ha una gran memoria fotografica, l’ha subito riconosciuta. Si trattava di una 43enne bosniaca, residente a Rimini, con alle spalle diverse pagine di precedenti specifici. Insomma, una “ladra certificata”, per dirla alla Vagnini.

Così, non appena la borseggiatrice si è ritrovata di fronte Vagnini, è corsa via insieme ai due complici. Durante la fuga ha lanciato via il portafogli, poi recuperato con tutti i contanti ancora all’interno, circa 600 euro. L’inseguimento è stato breve. Vagnini, infatti, l’ha bloccata dopo un centinaio di metri per poi consegnarla ai carabinieri, che l’hanno denunciata a piede libero. Sfuggiti alla cattura invece i complici.

Il pensionato bolognese, disperato per il furto subito, è stato rintracciato poco dopo dallo stesso Vagnini, che gli ha dato la bella notizia: “Devo riconsegnarle il portafogli con tutti i suoi soldi”. Incredulo, il 78enne l’ha ringraziato con le lacrime agli occhi. Quei 600 euro, infatti, li aveva appena prelevati e servivano per pagare una riparazione dal meccanico. “Di voi uomini e donne delle forze dell’ordine spesso si parla ma, io invece – ha detto commosso l’anziano – vi voglio ringraziare dal profondo del cuore. Grazie per quello che fate, anche se siete in pochi e nessuno o quasi vi rende merito”.