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il sindaco contestato

Pennabilli, Consiglio tra le proteste. Via il termine 'razza' ma accoglienza solo per i privati

In foto: le proteste in Municipio (da Orizzonte Comune)
le proteste in Municipio (da Orizzonte Comune)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
mer 26 lug 2023 16:18 ~ ultimo agg. 27 lug 12:44
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Il termine incriminato è sparito dall’ordine del giorno, le polemiche continuano. Martedì sera si è svolta la seduta del Consiglio Comunale di Pennabilli dove si doveva discutere il contestato ordine del giorno sulla “Disapprovazione dell’accoglienza di profughi” nel comune di Pennabilli. Il sindaco ha rimosso la contestata espressione “di qualsiasi razza” e con un emendamento ha previsto che l’accoglienza dei profughi sia consentita solo da parte di privati cittadini che ne facciano richiesta.
Fuori dall’aula, le accese proteste di tanti cittadini ed esponenti politici di centrosinistra che si sono ritrovati per manifestare con slogan e striscioni il loro dissenso sull’ennesima presa di posizione del primo cittadino pennese in tema di accoglienza e migranti. I lavori sono stati accompagnati dalle grida di disapprovazione dei manifestanti. A un certo punto è stata intonata anche “Bella Ciao”.

Il post del sindaco di Pennabilli Mauro Giannini:
“Innanzitutto è vero che è stato tolto il termine “razza”, ma solamente perché una recentissima legge nazionale vieta di inserire il termine “razza” negli atti pubblici, anche se ancora è riportato sulla Costituzione Italiana, ma il senso non cambia. Ecco ciò che è stato deliberato:
– la DISAPPROVAZIONE ALL’ACCOGLIENZA DI PROFUGHI, di qualsiasi sesso, nazionalità, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali nel territorio comunale di Pennabilli;
– in subordine, in caso di costrizione Ministeriale, di approvare l’accoglienza di profughi nelle case dei privati cittadini, che ne facciano richiesta, “ESCLUSIVAMENTE IN COABITAZIONE CON I DIRETTI OSPITANTI” per accelerarne l’integrazione sociale, “CON TUTTE LE SPESE DI GESTIONE A CARICO DEGLI OSPITANTI STESSI”, affinché tutte le strutture ricettive vengano lasciate a disposizione dei soli turisti.
In definitiva è stata quindi aggiunta la possibilità, per i più sensibili, di poter accogliere i profughi in casa propria ma in stretta convivenza con loro e a proprie spese. Ora vedremo quanti tra coloro che hanno disturbato in Consiglio Comunale se li porteranno in casa”.

Il resoconto del gruppo consiliare di opposizione “Orizzonte Comune”.

Sala del Consiglio Comunale di Pennabilli gremita ieri 25.07.2023, tanto da non riuscire a ricevere tutte le 150 persone che si erano presentate, dopo la diffusione della notizia dell’iscrizione all’ODG della proposta di delibera avente ad oggetto “DISAPPROVAZIONE ALL’ACCOGLIENZA DI PROFUGHI DI QUALSIASI NAZIONALITÀ, RAZZA E RELIGIONE NEL COMUNE DI PENNABILLI”. Nei giorni precedenti il Sindaco aveva pronunciato gravi e inopportune affermazioni in occasione dell’inaugurazione della 52° Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato e aveva emesso la discutibile e preoccupante “Ordinanza contingibile e urgente relativa ai contratti tra privati e Prefettura o altri Organi dello Stato Italiano a ciò deputato in relazione all’emergenza richiedenti status di profugo secondo le normative internazionali ed europee”, che prevede assurdi obblighi e ordini ai Proprietari, Conduttori o Gestori di immobili siti nel Comune di Pennabilli, pena la sanzione amministrativa da 1.500 a 15.000 euro.

In contrapposizione a tutto ciò, il gruppo di minoranza Orizzonte Comune ricorda come Pennabilli sia tradizionalmente un luogo votato all’apertura come testimoniano i numerosi episodi che già dagli anni ’30 hanno portato, ad esempio, all’accoglienza dei i rifugiati albanesi, alla mobilitazione nei primi anni ’80 nei confronti delle Boat people in fuga dal Vietnam, e ancora l’accoglienza dei bambini Bielorussi in fuga da Chernobyl nel finire degli anni ’80, così come l’organizzazione degli aiuti e delle misure a favore dell’integrazione di coloro che dagli anni ‘90 sono arrivati nel nostro territorio dalle coste albanesi, e che sono diventati fieri ed autentici cittadini del nostro territorio fino ad episodi purtroppo recenti in cui sono stati accolti alcuni profughi ucraini, anch’essi perfettamente insediati nel tessuto sociale locale. Il gruppo si è inoltre subito attivato con aiuti concreti alle donne e bambini in fuga da situazioni disperate arrivati nei giorni scorsi a Pennabilli. Dispiace che il sindaco infonda allarmismo e paure del diverso, alimentando sentimenti di rabbia e odio nella collettività, ma siamo felici che la serata di ieri sia stata così partecipata. Ciò dimostra che molti cittadini non si riconoscono nelle ideologie proposte dalla maggioranza, confermando la tradizione di ospitalità ed inclusività del paese.

Il Gruppo Orizzonte Comune intende ringraziare i tantissimi concittadini, tra cui numerosissimi giovani, e amici di Pennabilli nonché Consiglieri Comunali dei Comuni vicini, C.G.I.L., PD, Libera, A.N.P.I. per la loro presenza e il loro supporto a favore dell’accoglienza e contro le scelte irragionevoli e assolutamente preoccupanti adottate dal sindaco. Pennabilli è sempre stata e continuerà ad essere accogliente.

Il commento del segretario provinciale del PD di Rimini Filippo Sacchetti:
“Questo mondo non mi renderà cattivo”. È il titolo dell’ultima serie su Netfilx di Zerocalcare, a cui ho pensato tanto sti giorni. Chi l’ha vista capirà perché.
E ieri sera è andata così…. i 20 pericolosi profughi, donne e bambini ivoriani sbarcati da poco a Lampedusa e accolti da un hotel di Pennabilli in accordo con la prefettura, il sindaco li vuole cacciare. Anzi “disapprovare”. Cosa che non è nemmeno nelle sue possibilità giuridiche, ma lui in sfregio alla costituzione e alla umana compassione ha tentato di mettere un’intera comunità contro i 20 nuovi arrivati. L’intera comunità che lui rappresenta quando approva un ordine del giorno indecente contro l’accoglienza. Lui, primo cittadino del paese di Tonino Guerra, un internato che quando è tornato dal campo era così contento di guardare una farfalla senza la voglia di mangiarla.
Ma questo mondo non ci ha reso più cattivi. C’erano 200 persone lì, a dire che non erano d’accordo a quei modi, a quella contrapposizione, cantavano canzoni di libertà, chiedevano a quel sindaco di fermarsi, di non cercare più visibilità su questi beceri argomenti, di lavorare per la sua comunità che lo ha eletto.
I tanti ragazzi, giovani, pennesi, hanno dato una nuova speranza alla loro comunità, alla voglia di un futuro diverso, ad uno sviluppo aperto e orgoglioso”.

La dichiarazione del segretario regionale del Pd, Luigi Tosiani

“”Disapprovazione all’accoglienza di profughi di qualsiasi nazionalità, razza e religione nel Comune di Pennabilli”. Queste non sono le parole di qualche odiatore professionista avvezzo a sfogare le proprie frustrazioni sui social, è purtroppo quanto si legge in un’ordinanza del Sindaco del Comune del riminese, Mauro Giannini.

Quanto si leggeva fino a ieri almeno, visto che in tutta fretta il “primo cittadino” e la sua maggioranza di destra hanno fatto marcia indietro, travolti dalle proteste del Partito Democratico, di associazioni e tantissimi giovani che hanno fatto sentire la loro, giusta, disapprovazione nel corso del consiglio comunale di ieri.

Quello che resta è una vicenda che dimostra l’inadeguatezza a governare di una classe dirigente di destra cresciuta a pane e “padroni a casa nostra”, completamente priva delle nozioni istituzionali che dovrebbero essere la condizione necessaria per chi aspira ad avere ruoli di governo, sia a livello locale che nazionale. Usare la parola “razza”, a maggior ragione in un atto pubblico, demonizzare l’accoglienza e la solidarietà sono le prerogative di una destra che si finge moderata ma che promuove personaggi che nascondono rigurgiti che portano alla mente il passato più buio del nostro Paese; una inclinazione che vediamo quasi quotidianamente, non soltanto a Pennabilli.
Il Pd sarà sempre, e sempre orgogliosamente dall’altra parte”.

Il commento di Fortunato Stramandioli, segretario provinciale di Sinistra Italiana:

Ieri siamo stati ad assistere al consiglio comunale di Pennabilli, insieme a tante e tanti pennesi che non si piegano e non si rassegnano alla retorica razzista che il Sindaco Giannini e la sua maggioranza continua a promulgare. Siamo stati li portando la nostra solidarietà a quei cittadini costretti a subire questa vergogna inaudita.

La proposta del Sindaco era di “disapprovare l’accoglienza di qualsiasi profugo, di ogni sesso, razza, provenienza” che dapprima si è trasformata nel “disapprovare l’accoglienza di qualsiasi profugo di ogni sesso, nazionalità e provenienza” per poi finire con l’approvazione di un emendamento presentato dal Sindaco che trasforma la disapprovazione in (e non è uno scherzo) “chi vuole i profughi li accoglie a casa propria”. La proposta quindi è passata così.
Abbiamo ascoltato tutta la peggior retorica possibile e immaginabile propria delle destre, dei nuovi fascisti, di un livello culturale vergognoso e inaccettabile. Sembrava davvero di stare in un’altra epoca.
Tra l’altro, la giustificazione che è andata per la maggiore per questa “disapprovazione” era quella che “a Pennabilli non ci sono servizi”, che vuol dire: questa maggioranza non fa assolutamente nulla per il paese, non crea servizi per i cittadini, quindi…” In un solo colpo Sindaco e maggioranza ammettono la loro incompetenza e la loro disumanità.
E’ davvero questo ciò che merita Pennabilli? Non è accettabile che un qualsiasi paese sia ostaggio di certa gente; si dirà che questo Sindaco è stato votato con più del 60%, vero, ma quel 60% dei cittadini che hanno votato questa maggioranza sono davvero convinti di voler vivere in un paese senza servizi adeguati, senza una visione strategica, senza una prospettiva, senza nulla, se non qualche rattoppo alle strade e cose simili?
Speriamo proprio di no e speriamo che questa pagina indegna non solo per Pennabilli e la sua comunità ma per tutta la provincia di Rimini abbia una risposta degna. Speriamo che cittadine e cittadini che non accettano questa vergogna continuino a farsi sentire, per quanto ci riguarda siamo solidali con loro e daremo tutto l’aiuto possibile.