ADL Cobas ottiene rinvio a sfratto. 'Mettere politiche abitative al centro'

Questa mattina gli attivisti di Casa Madiba e ADL Cobas sono stati impegnati nella difesa dello sfratto di una donna e della sua famiglia, con tre minori.
“Nei mesi precedenti avevamo provato a raggiungere un accordo con la proprietà che non si è però concretizzato e così il 22 giugno scorso eravamo presenti presso l’abitazione della famiglia, ottenendo un rinvio alla giornata di oggi, dove la presenza solidale e determinata è riuscita a strappare un rinvio al 3 ottobre”, spiegano.
Lo sviluppo di oggi è l’occasione per rilanciare le istanze in tema di abitazione: “In una città che vede un mercato immobiliare avvelenato dagli affitti brevi turistici che, come in tante altre città italiane – e in un Paese, l’unico in Europa sprovvisto di una regolamentazione in tal senso – stanno minando la residenzialità, reperire un alloggio in affitto annuale è pressoché impossibile. Un vuoto normativo sul quale occorre assolutamente intervenire e sul quale anche il Comune di Rimini non può sottrarsi dal prendere parola e lavorarci concretamente. La proposta di legge promossa dalla ministra Santanchè di un soggiorno minimo di due notti è assolutamente insufficiente. C’è però anche un’altra proposta di legge sul tavolo, quella nata dalla campagna ATA, che guarda ad alcune città europee che hanno affrontato il fenomeno normandolo, senza che questo abbia influito negativamente sull’economia turistica ma avendo un beneficio in termini di residenzialità e abitare. E’ allora più che mai necessario che le Istituzioni locali inizino ad affrontare il tema abitativo nella sua complessità: fare questo non può prescindere dall’affrontare le ricadute che la turistificazione ha, in termini ambientali, urbani, di coesione sociale e su alcuni ambiti specifici come quella della grave marginalità adulta, sulle città come la nostra. E accanto a ciò iniziare a dotarsi di strumenti che riducano i meccanismi speculativi e implementino il numero degli alloggi sociali”.