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l'omicidio a miramare

Tucci ucciso da cinque pugni, l'autopsia esclude il massacro

In foto: la vittima, Giuseppe Tucci, 34 anni
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 15 giu 2023 17:12 ~ ultimo agg. 16 giu 12:31
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L’autopsia sul corpo di Giuseppe Tucci, eseguita questa mattina dalla dottoressa Donatella Fedeli, consulente della Procura, ha escluso il massacro. Per i risultati definitivi bisognerà attendere 60 giorni, ma le prime evidenze hanno confermato quanto dichiarato ieri dall’indagato, Klajdi Mjeshtriche davanti al gip aveva ammesso di aver colpito il vigile del fuoco con quattro, cinque pugni: i primi due diretti tra zigomo e tempia, poi altri due al fianco e uno alla testa. Smentito, quindi, il racconto di uno dei due colleghi dell’albanese che aveva parlato di una cinquantina di colpi, sferrati con estrema violenza, in un minuto e mezzo.

L’esame autoptico, al quale hanno partecipato anche il perito di parte nominato dai familiari di Tucci, il professor Adriano Tagliabracci, e quello incaricato dal legale dell’indagato, il professor Mauro Pesaresi, avrebbe evidenziato un grave trauma cranico e un’estesa emorragia cerebrale. Non sono state rilevate invece lesioni da difesa sulle mani e sulle braccia di Tucci, a riprova che il 34enne foggiano non avrebbe avuto neppure il tempo di reagire ai pugni del buttafuori. Da una attenta ispezione cadaverica, inoltre, non sarebbero presenti segni esterni evidenti sul cadavere della vittima.

La relazione finale della dottoressa Fedeli dovrà chiarire quale dei colpi inferti sia stato fatale e se Tucci abbia riportato un trauma diretto o da caduta. Aspetti determinanti per stabilire se si sia trattato di un omicidio volontario, così come contestato al momento dal sostituto procuratore Davide Ercolani, o se piuttosto si sia configurato il reato giuridicamente meno grave di omicidio preterintenzionale, come invece sostenuto dal difensore di Mjeshtri, l’avvocato Giulio Maione del foro di Pesaro. Che, nel pomeriggio, al termine dell’autopsia ha dichiarato: Il nostro consulente ha confermato che c’è stata una lieve lesività e, soprattutto, ha escluso la fantasiosa ricostruzione dei 50 colpi. Il mio assistito non ha colpito per uccidere e le prime evidenze lo confermano. Adesso spero che si metta fine alla disgustosa gogna mediatica a cui è stato sottoposto per giorni”.

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