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Richiami da Corte dei Conti. Il sindaco di Montefiore a Mazzi: polemiche sterili

In foto: Filippo Sica
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 18 giu 2023 08:27 ~ ultimo agg. 08:28
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Il sindaco di Montefiore Conca Filippo Sica risponde alle accuse del consigliere Mazzi relative alla deliberazione n° 75/2023 del 17.05.2023 della Corte dei Conti Sezione Regionale di controllo per l’Emilia Romagna (vedi notizia) che riportava alcuni richiami nei confronti dell’Amministrazione Comunale.

“Quanto dichiarato dal consigliere comunale Simone Mazzi altro non rappresenta che una sterile polemica, ben spiegabile dalla sua assenza nell’ultimo consiglio comunale, dal fatto che non abbia letto il materiale messo a disposizione dall’amministrazione e, cosa ancora peggiore, le sue dichiarazioni potrebbero indurre a ritenere che, quando ricopriva l’incarico di assessore nel corso di questa legislatura, fosse evidentemente molto distratto rispetto al ruolo e ai compiti che gli erano attribuiti. Perché non è spiegabile in altro modo che lo stesso ex assessore non sia a conoscenza di come funziona la contabilità degli enti locali”.

“A differenza di quanto asserito da Mazzi, la Giunta comunale – spiega il primo cittadino – continua a dimostrare di essere virtuosa, non avendo contenzioso alcuno né con i cittadini né con le aziende del territorio: questa la ragion d’essere del motivo per cui il Municipio non ha liquidità bloccata sui correnti in fondi rischi. Perché mai dovrebbe farlo stante l’assenza di liti pendenti con cittadini o imprese?  D’altro canto – sottolinea Sica – vien da sé che se il Comune accantonasse somme di denaro pubblico in fondi rischi non necessari, toglierebbe risorse assolutamente necessarie, come quelle necessarie per la riparazione delle strade e per il ripristino del territorio dopo le frane connesse ai nubifragi dello scorso maggio”. 

“Mi scusi consigliere Mazzi: nel caso il Comune avesse accantonato somme come da lei suggerito, oggi con quali fondi avremmo potuto sostenere il ripristino del territorio martoriato dal disastro idrogeologico? Forse – o necessariamente – la sua soluzione sarebbe stata quella di andare a mettere le mani nelle tasche dei cittadini – che già molto stanno sopportando a causa dell’alluvione – alzando le aliquote di Imu, dell’Irpef comunale oltre ad applicare maggiorazioni alle tariffe per i servizi alla persona?”