Profughi accolti in zona turistica. Magrini: il comune non ha competenze
Torna a far discutere la scelta di accogliere profughi nella fascia turistica riminese. A sollevare nuovamente il caso in consiglio comunale è il consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi a seguito di alcuni nuovi arrivi in un albergo di via Praga a Rimini, diventato Centro di Accoglienza Straordinaria di immigrati di origine africana. Si tratta dei profughi che erano ospitati in precedenza nell’hotel Alba di Miramare con il quale è scaduto l’affitto. Richiamando la posizione più volte espressa dallo stesso comune e dall’associazione albergatori, Renzi torna a chiedere che non venga “consentita la trasformazione di alberghi o pensioni in zona mare, “fuori mercato”, in Centri di Accoglienza Straordinaria; tali trasformazioni infatti contribuiscono ad aumentare il degrado della fascia turistica a danno della ristrutturazione, riqualificazione dei vicini alberghi e dell’immagine del nostro turismo in generale“. Il consigliere stigmatizza il “business immigrati” che porta a riconvertire “strutture ricettive “fuori mercato“ o addirittura “dismesse“ della fascia turistica, in cambio di un prezzo giornaliero di 35 euro pagato dal Ministero dell’Interno, per ospitare ogni immigrato“. L’appello è quello di trasferire i CAS esistenti in fascia turistica, come a Viserba e Miramare, in zone compatibili e di escludere in futuro questa possibilità dai bandi pubblici della Prefettura.
L’amministrazione però ha le mani legate, vista che la competenza è delle Prefettura che non ha obbligo di informare e coinvolgere il comune. “Il comune aveva chiesto con una lettera al precedente Prefetto di sospendere l’accoglienza in fascia turistica – spiega l’assessore alle politiche sociali Kristian Gianfreda – ma ci era stato risposto che formalmente non potevano precluderlo. Credo sia fondamentale che l’accoglienza possa invece venire fatta in un percorso di integrazione e le zone ad alta vocazione turistica non sono effettivamente adatte.”
“Le onlus e le cooperative che partecipano ai bandi – aggiunge l’assessore alla sicurezza Juri Magrini – si sono acquistate gli alberghi che non hanno quindi cambi di destinazione ma vengono gestiti come strutture ricettive. Quindi non ci sono problematiche di natura urbanistica e l’amministrazione non può fare nulla. L’unico che può intervenire è il Governo che imponga con un decreto alle Prefetture di evitare il posizionamento dei CAS in fascia turistica. A fianco delle strutture di Viserba e Miramare, stesso soggetto gestore, si stanno verificando anche –. E’ frustrante ma non possiamo fare nulla“. “Non è questione di razzismo – conclude – ma bisogna trovare un modo per aiutare queste persone e non danneggiare la nostra economia turistica.”
Profughi accolti in zona turistica. Magrini: il comune non ha competenze