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In hotel di via Praga

Profughi accolti in zona turistica. Magrini: il comune non ha competenze

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 10 giu 2023 13:42 ~ ultimo agg. 18:56
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Torna a far discutere la scelta di accogliere profughi nella fascia turistica riminese. A sollevare nuovamente il caso in consiglio comunale è il consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi a seguito di alcuni nuovi arrivi in un albergo di via Praga a Rimini, diventato Centro di Accoglienza Straordinaria di immigrati di origine africana. Si tratta dei profughi che erano ospitati in precedenza nell’hotel Alba di Miramare con il quale è scaduto l’affitto. Richiamando la posizione più volte espressa dallo stesso comune e dall’associazione albergatori, Renzi torna a chiedere che non venga “consentita la trasformazione di alberghi o pensioni in zona mare, “fuori mercato”, in Centri di Accoglienza Straordinaria; tali trasformazioni infatti contribuiscono ad aumentare il degrado della fascia turistica a danno della ristrutturazione, riqualificazione dei vicini alberghi e dell’immagine del nostro turismo in generale“. Il consigliere stigmatizza il “business immigrati” che porta a riconvertire “strutture ricettive “fuori mercato“ o addirittura “dismesse“ della fascia turistica, in cambio di un prezzo giornaliero di 35 euro pagato dal Ministero dell’Interno, per ospitare ogni immigrato“. L’appello è quello di trasferire i CAS esistenti in fascia turistica, come a Viserba e Miramare, in zone compatibili e di escludere in futuro questa possibilità dai bandi pubblici della Prefettura.

L’amministrazione però ha le mani legate, vista che la competenza è delle Prefettura che non ha obbligo di informare e coinvolgere il comune. “Il comune aveva chiesto con una lettera al precedente Prefetto di sospendere l’accoglienza in fascia turistica – spiega l’assessore alle politiche sociali Kristian Gianfredama ci era stato risposto che formalmente non potevano precluderlo. Credo sia fondamentale che l’accoglienza possa invece venire fatta in un percorso di integrazione e le zone ad alta vocazione turistica non sono effettivamente adatte.

Le onlus e le cooperative che partecipano ai bandi – aggiunge l’assessore alla sicurezza Juri Magrinisi sono acquistate gli alberghi che non hanno quindi cambi di destinazione ma vengono gestiti come strutture ricettive. Quindi non ci sono problematiche di natura urbanistica e l’amministrazione non può fare nulla. L’unico che può intervenire è il Governo che imponga con un decreto alle Prefetture di evitare il posizionamento dei CAS in fascia turistica. A fianco delle strutture di Viserba e Miramare, stesso soggetto gestore, si stanno verificando anche . E’ frustrante ma non possiamo fare nulla“. “Non è questione di razzismo – conclude – ma bisogna trovare un modo per aiutare queste persone e non danneggiare la nostra economia turistica.

Profughi accolti in zona turistica. Magrini: il comune non ha competenze