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morte cerebrale per il 34enne

Colluttazione fuori dal locale, disposto il fermo per il buttafuori

In foto: il luogo dell'aggressione
il luogo dell'aggressione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 11 giu 2023 22:45 ~ ultimo agg. 12 giu 18:19
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Una svolta nelle indagini sulla rissa di sabato notte che ha avuto un esito tragico per Giuseppe Tucci, 34enne foggiano, vigile del fuoco in servizio al distaccamento aeroportuale di Rimini (vedi notizia). Dopo attente valutazioni e sulla scorta delle indagini della Squadra Mobile di Rimini, il sostituto procuratore Davide Ercolani ha disposto il fermo per il buttafuori coinvolto nella colluttazione, si tratta di un 28enne nato in Italia da genitori albanesi e residente a Fano. Al momento l’accusa è di lesioni gravissime. L’uomo, che da anni lavora nella sicurezza dei locali in Riviera, avrebbe alle spalle anche una precedente denuncia di lesioni per un fatto avvenuto in una discoteca marchigiana. “Sono in attesa delle notifiche ufficiali – ha detto l’avvocato del 28enne, Giulio Maione – ieri sera verso le 18 sono stato convocato in questura a Rimini per il fermo del mio cliente, col quale però non ho potuto parlare. È una vicenda ancora tutta da chiarire nella dinamica e nelle circostanze che hanno portato a un così grave epilogo“.

Per il 34enne è stata dichiarata la morte cerebrale, ma è ancora tenuto in vita dai macchinari. Secondo una prima ricostruzione, dopo averlo invitato ad uscire dal locale per i suoi apprezzamenti eccessivi nei confronti di alcune ragazze ed averlo poi accompagnato all’esterno, il buttafuori avrebbe proseguito la lite con Tucci nel vialetto adiacente colpendolo con forza. Il 34enne, trasportato in ospedale a Rimini per le gravi lesioni riportate, nella notte è entrato in coma a causa di un improvviso peggioramento delle sue condizioni. In ospedale, intanto, sono arrivati i genitori, accompagnati dal personale dei Vigili del fuoco.

Il sostituto procuratore Ercolani ha anche disposto l’acquisizione delle immagini delle telecamere interne ed esterne del locale, che ora verranno visionate con cura, mentre la Squadra Mobile continua ad ascoltare potenziali testimoni per ricostruire l’accaduto.