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venerdì 29 marzo 2024
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Lutto nel giornalismo riminese

Si è spento Marino Ferri. Ha raccontato per anni le vicende del Rimini

In foto: Marino Ferri con Helenio Herrera
Marino Ferri con Helenio Herrera
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 29 mag 2023 11:40 ~ ultimo agg. 20:14
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Si è spento domenica sera, all’età di 89 anni, Marino Ferri, giornalista che per tanti anni ha raccontato le vicende biancorosse. Il rosario domani (martedì) sera alle 20:30 alla chiesa di San Giuliano, mentre il funerale sarà celebrato, sempre a San Giuliano, mercoledì alle 15.

Il ricordo di Marino di Cesare Trevisani.

“CIAO, MARINO.
Adesso lassù in cielo hanno anche il giornalista che scriverà le cronache biancorosse dal Paradiso.
Ciao Marino, hai raggiunto le persone che quaggiù hai raccontato per una vita col rigore assoluto di cui eri capace e l’amore infinito per il nostro Rimini.
Salutaci Giorgio Ceccherini, riprendi quanto hai dovuto sospendere con Vincenzo Bellavista, ma so che partirai da una pacca sulla spalla a Gilberto Gaspari che dieci anni fa ti ha preceduto. E insieme andrete da Cesare Meucci, perché quei due hanno dato vita al Rimini che si ribellò alla serie C. Per completare il quarto da mettere a tavola lo so bene chi cercherai: il Mago. Perché a un riminese totale come te, quanto arrivò Helenio Herrera, gli si gonfiò il petto. Era il segno che, dopo la promozione in B, il Rimini stesse salendo le scale del calcio che conta.
Ti ci vorrà un sacco di tempo per salutare tutti e ricordare una vita di partite e intrighi societari, gioie e dolori (di più) biancorossi. Abbraccerai Dino Cappelli, che sai quanto ha sofferto quaggiù per dare consistenza al Rimini. Hai raccontato il Rimini come nessun altro e cercando di carpirti qualcosa del mestiere di cronista biancorosso, ogni volta che ti dicevo…”Lo sai Marino che…”, partivi subito con la tua reazione immediata: “sta bon!”.
Ricordo due episodi: quando decidesti di dare alle stampe il prosieguo di ‘Finalmente B’ e con Marco Marani realizzasti ‘I giorni e le notti del Rimini’, i cui proventi erano destinati anche a finanziare l’arrivo di Manolo Gennari, un centravanti che serviva come il pane. E invece nemmeno il pane c’era. Lo definisti ‘Il bomber da mille copie’.
Oppure quando quel ‘matto’ di Ivano Gavella – abbraccialo fortissimo anche da parte mia – si mise in testa di fare una festa biancorossa al cinema del Borgo San Giuliano, il tuo borgo, e per la lotteria ti fissasti di voler andare a Lugo per chiedere a Valerio Spadoni la maglia azzurra del suo debutto in nazionale. Ci andammo insieme e tornasti vincitore.
Avrai con te, per schiarirti la memoria, le raccolte de Il Biancorosso, il giornalino che insieme al Forza Rimini hai curato per tanto tempo.
Ma prima di tutti i biancorossi, la persona che vorrai vedere sarà tua figlia Marina, il dolore più grande. A Carmen, quaggiù, ora ci penseranno Stefano e Giulia, tuo fratello Mario, tuo genero e i ragazzi. È in buone mani, lo sai.
Non so per quanti anni, ogni sera, ho composto quel numero di telefono che ho ancora stampato in testa, senza prefisso. E quel rituale ‘sta bon’ per me era lo stimolo a fare meglio. Mi hai insegnato tutto. Ciao, Marino”.

Condoglianze al collega Stefano Ferri e alla famiglia dalla nostra redazione.