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classifica Sole 24 Ore

Qualità della vita: Rimini migliora ma non abbastanza

In foto: (Foto Nilov)
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 29 mag 2023 16:04
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La provincia di Rimini migliora ma ancora non abbastanza per raggiungere i vertici della classifica del Sole 24 ore sulla Qualità della Vita. Nell’area bambini si posiziona 60esima in Italia scalando varie posizioni ma restando fanalino di coda in Emilia Romagna (Ravenna è invece terza assoluta); nell’area giovani la provincia di Rimini si classifica 59esima (era 98esima) ma sempre ultima in Regione e ben lontana dalle altre province romagnole che si classificano seconda, Forlì Cesena, e prima, Ravenna. Le cose vanno peggio nell’area anziani dove Rimini è 74esima in Italia e solo davanti a Reggio Emilia in Regione.

L’assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda, prova a mettere in fila alcune considerazioni. “Quello che balza subito all’occhio – dice –, è senza dubbio l’importante balzo in avanti sull’area dei bambini e dei giovani, che fanno emergere come il territorio riminese stia investendo e lavorando per essere sempre di più a misura dei nostri ragazzi. Per quanto riguarda i bambini, l’assessore evidenzia “un salto in avanti positivo nella graduatoria, con l’avanzamento di 21 posizioni, passando dal 91esimo posto della provincia di Rimini del 2021 al 60 del 2023. Uno sviluppo legato in particolare a quattro fattori: la diffusione dello sport tra i bambini dove la nostra Provincia si posiziona al 15esimo gradino della classifica nazionale, gli asili nidi (23esimo posto) e i pediatri attivi (28esimo posto). Bene anche il vettore riguardante la ‘spesa per i servizi e interventi sociali’ dove occupiamo il 18esimo posto della graduatoria, entrando dunque nella ‘top 20’. Questo è il frutto di un impegno che, anche come amministrazione comunale insieme agli altri Comuni del Distretto socio-sanitario di Rimini, stiamo focalizzando tempo, energie e risorse: un focus ora concretizzato con il Piano generale dell’Inclusione attraverso il quale sono stati e saranno messi in campo strumenti a sostegno della partecipazione e dell’integrazione di tutte le fasce della popolazione – a partire da quelle economicamente più fragili – nel contesto in cui vivono, perché vi possano trovare possibilità di autorealizzazione, autodeterminazione, socializzazione, oltre a formule di sostegno mirate. In parallelo, secondo lo studio riportato sul quotidiano diretto da Fabio Tamburini, rimangono dei nodi da sciogliere connessi anche a una questione che possiamo definire ‘storica’ e ‘morfologica’ che grava sulle spalle di Rimini. La densificazione demografica nello spazio di un territorio comunque molto piccolo conduce infatti alle posizioni di retroguardia della provincia di Rimini in ordine, ad esempio, allo ‘spazio abitativo’ o al ‘verde attrezzato’ a disposizione delle fasce più giovani. La stessa bassa posizione in graduatoria sul fronte del costo del canone d’affitto per gli alloggi fotografa una situazione conosciuta, quella cioè delle città a grandi flussi turistici. Una situazione di stallo sui cui il progetto condiviso del Patto per la Casa della Regione Emilia-Romagna porterà senza alcun dubbio dei cambiamenti, allo scopo di aumentare la disponibilità di alloggi da affittare a lungo termine“.

Anche al capitolo giovani Gianfreda ricorda le 39 posizioni guadagnate dalla provincia rispetto al 2022. “Questo – spiega – grazie alla disponibilità di pubblici esercizi dove siamo al 13esimo posto della lista nazionale, a conferma di quella completezza dei servizi e di quel ‘pacchetto di accoglienza’ su cui Rimini è nota in tutto il mondo. Resta critico, come immaginabile, l’indicatore riguardante il canone di locazione (104esimo posto). Un vettore che si ricongiunge a quello affrontato nelle righe poco sopra sulla disponibilità di spazi abitativi. Il caro affitti resta un ostacolo per tanti giovani, che non possono permettersi di coprire determinate spese. È una delle principali sfide che ci siamo posti come amministrazione in questa legislatura, come dimostrano ad esempio i 500 mila euro messi a bilancio per gli affitti concordati e l’intenzione di anticipare, rispetto al Pug, l’atto di indirizzo nel quale valutare proposte che permettano di trasformare le strutture ricettive marginali in studentati di alta qualità o nei cosiddetti staff hotel per i lavoratori stagionali.”

Le maggiori difficoltà, ammette l’assessore, si riscontrano sul tema degli ‘anziani’. “Tra i punti più problematici – rivela – l’alto consumo di farmaci per malattie croniche e l’inquinamento acustico. Sono numeri che ci fanno capire ancora di più l’urgenza di investire con determinazione e velocità sul maxi-percorso distrettuale per lo sviluppo e il consolidamento della medicina di prossimità e di quella pluralità di poli su cui si erge“.