Interviene per sventare il furto della bici e viene aggredito da un gruppo di ragazzini

Era intervenuto per sventare il furto della sua bici per mano di un gruppetto di ragazzini che non si sono fatti scrupoli ad aggredire il proprietario, un riccionese. Era il 20 giugno del 2020 quando in viale Corridoni a Riccione, verso le 23, scoppiò il parapiglia.
Sette, otto ragazzini, alcuni dei quali minorenni, reagirono al tentativo dell’uomo di evitare il furto. Lo colpirono con calci e pugni, poi, quando capirono che il furto non sarebbe riuscito, si sparpagliarono. Fu la polizia a intercettare l’unico componente del gruppo, un allora 18enne residente a Bologna, arrivato nella Perla Verde per trascorrere qualche giorno di vacanza.
Il neomaggiorenne fu denunciato a piede libero per tentata rapina impropria. A distanza di ormai 3 anni dal fatto, questa mattina è stato condannato dal tribunale collegiale di Rimini a 2 anni e 6 mesi, pena sospesa. Riconosciute le attenuanti generiche. Una condanna non certo leggera per un ragazzo, oggi 21enne, incensurato, l’unico a pagare per quel tentato furto trasformatosi in tentata rapina. Tra i reati contestati anche quello di lesioni personali dal momento che la vittima, dopo due giorni, si recò al pronto soccorso a Riccione, da dove fu dimesso con 7 giorni di prognosi.
Il difensore del 21enne, l’avvocato Alessandro De Mattia del foro di Bologna, una volta lette le motivazioni presenterà con tutta probabilità ricorso.