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Dopo 12 giorni, in Romagna la prima allerta meteo senza zone rosse

Vigili del Fuoco all'opera

Continua anche in queste ore l’attività di assistenza alla popolazione. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 1.401 (153 in meno rispetto a ieri) di cui 98 minori: una in provincia di Rimini, 279 in quella di Forlì-Cesena, 858 in quella di Ravenna, 263 in quella di Bologna.

Intanto, proseguono i sopralluoghi sul territorio: oggi la vicepresidente Irene Priolo è stata Monzuno, nel bolognese, per incontrare il sindaco Bruno Pasquini e la comunità. Qui 250 dei 300 cittadini che hanno dovuto lasciare le loro case nei giorni scorsi oggi sono rientrati dopo i primi lavori urgenti di ripristino.

 Sono 773 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 302 in modo parziale e 470 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 216 (93 parzialmente e 123 totalmente); 312 nel forlivese-cesenate (102 parzialmente e 210 totalmente); 202 nel ravennate (100 parzialmente e 102 totalmente); 43 nel riminese (8 parzialmente e 35 totalmente).

Sul fronte del dissesto idrogeologico continua l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori. Al momento si confermano 422 frane principali, oltre a migliaia di micro-frane attive: 193 in provincia di Forlì-Cesena; 90 in provincia di Ravenna; 100 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.

Domenica 28 maggio, allerta arancione per criticità idraulica (piene dei fiumi) nella pianura bolognese, ravennate e forlivese. Allerta Gialla per frane e piene dei corsi minori, possibili rovesci più probabili sui rilievi e nelle pianure centro-occidentali. Dopo 12 allerte rosse consecutive (da martedì 16 a sabato 27), per la giornata di domenica 28 maggio si prevede la possibilità di temporali sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili sulla pianura centro-occidentale e sulla fascia appenninica, con possibili effetti e danni associati.

Permangono condizioni di criticità di livello arancione nella pianura bolognese, ravennate e forlivese, per l’elevata saturazione dei suoli e la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua, che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato localmente da livelli idrici elevati e da eventuali problemi di tenuta arginale. Nelle zone montane e collinari centro-orientali della regione permangono condizioni di elevata saturazione dei suoli favorevoli all’aggravamento dei dissesti di versante e dei fenomeni erosivi nei corsi d’acqua, innescatesi nelle ultime settimane.

Sono oltre 2.000 i volontari di Protezione civile attualmente impegnati sul campo. Di questi 771 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 281 dall’Emilia-Romagna e 1.008 dalle colonne mobili di altre Regioni.  A questi si aggiungono i 113 volontari operativi nel ravennate attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, 41 dalla Francia e 15 dal Belgio.

Sono oltre 4.700 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.

Prosegue la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, lanciata dalla Regione per sostenere le comunità colpite. Chiunque può versare un contributo utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”

Per donare dall’estero, codice Bic SwiftUNCRITM1OM0

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.