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Anche con la joelette

Da soli veloci, insieme lontano. Il sabato speciale di una classe delle Bertola

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 31 mag 2023 18:27 ~ ultimo agg. 18:29
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Quella di sabato 27 Maggio è stata una mattinata all’insegna della natura, della storia e dell’amicizia per alcuni studenti riminesi. I volontari del CAI di Rimini hanno accompagnato lungo il sentiero A29-A29a sul suggestivo colle di Covignano una classe della scuola secondaria di primo grado “A. Bertola“. Il gruppo Montagnaterapia si è avvalso dell’utilizzo di una carrozzina speciale adattata a terreni sconnessi, denominata Joelette e donata da SGR e CONAD superstore Il Lago, per consentire ad un alunno con disabilità motorie di percorrere il sentiero insieme ai suoi compagni di classe.

Lungo un percorso ad anello iniziato dal piazzale sottostante il Santuario Madonna delle Grazie, si toccano i punti di maggiore interesse di questo territorio suggeriti nella segnaletica del CAI. All’interno di un parco le stazioni della Via Crucis conducono al Santuario Madonna delle Grazie che infonde una sensazione di serenità e raccoglimento. Il complesso francescano fu edificato alla fine del Trecento grazie al mecenatismo della famiglia Delle Camminate, alleata dei Malatesta. La prima chiesa fu consacrata nel 1430 e successivamente fu ingrandita.Sul lato opposto del Santuario si trova il Museo degli Sguardi, esposizione delle raccolte etnografiche del Comune di Rimini. Proseguendo sul sentiero si arriva a Piazzale Ruffi e da qui ci si inoltra per via Covignano in direzione dell’Abbazia di Scolca, edificata nel 1418 grazie ad una donazione di Carlo Malatesta, signore di Rimini.

Covignano possiede varie sorgenti, punti di aggregazione e luoghi di culto tra il VI secolo a.C e il II d.C; la Galvanina è la più nota, oggi utilizzata su scala industriale. Inoltre in questo luogo si è combattuta la battaglia di San Fortunato tra il 18 e 19 settembre 1944.  Le forze tedesche si erano ritirate sul colle sotto la spinta dell’avanzata alleata; nonostante il tiro delle mitragliatrici e dell’artiglieria, i canadesi riuscirono a risalire verso San Fortunato e a sfondare il fronte passando per una tortuosa stradina incassata che portava più a valle fino alla chiesa di San Lorenzo. La Wehrmacht, per evitare un accerchiamento, si ritirò immediatamente oltre il fiume Marecchia.

Il percorso ha incuriosito i ragazzi che, passo dopo passo, affiancando la joelette, sono arrivati sulla parte superiore del colle definito “Paradiso terrestre” da papa Clemente VIII, dando voce al motto del CAI: da soli si va veloci, ma insieme si va lontano.